“Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede all'epoca erano del gruppo enti locali che supportavano i Comuni. Vennero a darci un supporto perché all'indomani dell'arresto di Marra ci fu uno scossone in Consiglio comunale, e ci presentarono Lanzalone quando chiesi di approfondire lo strumento del concordato preventivo in continuità”. Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi a Porta a porta in onda stasera. La sindaca aggiunge di non aver "mai parlato di Lanzalone con Di Maio. Sono 24 ore che leggo cose folli su giornali. Ho letto che Di Maio sarebbe stato ieri in Campidoglio: smentiamo questa cosa, non è venuto in Campidoglio".
La prima cittadina di Roma si è quindi lasciata andare a uno sfogo: "È vergognoso, oltraggioso. La Procura ha detto chiaramente che io non c'entro, tra l'altro sono indagati esponenti di altre parti politiche, eppure sulla stampa si è parlato di 'sistema Raggi'. Forse questo accanimento contro di me esiste perché sono donna, sono di M5s, sono scomoda, ma io non sono lo sfogatoio d'Italia e questa cosa deve finire".
Quanto, infine, a cosa succederà a questo punto al progetto dello stadio, la Raggi ha detto: "Non lo sappiamo: gli atti della procedura sembrano tutti validi e regolari. Noi faremo ulteriori controlli e approfondimento del caso e, se non ci sono irregolarità, si può andare avanti. Andiamo a capire bene come stanno le cose”.