Per la prima volta nella storia dell'osservazione dell'universo, è stata rilevata un'onda gravitazionale prodotta dalla fusione di due stelle di neutroni ed è stata captata, dalle onde radio fino ai raggi gamma, la radiazione elettromagnetica associata alla poderosa esplosione avvenuta durante il fenomeno. E' la prima volta che un evento cosmico viene osservato sia nelle onde gravitazionali che elettromagnetiche, avviando così l'era dell'astronomia multimessaggero, che estende notevolmente il nostro modo di "vedere" e "ascoltare" il cosmo. La scoperta e' stata realizzata grazie alla sinergia tra i due Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (l'Osservatorio LIGO) negli Stati Uniti insieme al rilevatore VIRGO, in Europa, abbinata alle osservazioni e alle indagini nella banda elettromagnetica ottenute da 70 telescopi a terra, tra cui REM, VST, VLT, e osservatori spaziali, come Fermi e Integral, Swift, Chandra, Hubble, che hanno permesso di caratterizzare in modo chiaro l'origine dell'onda.
L'Italia è tra i protagonisti a livello mondiale di questo straordinario risultato con l'Istituto nazionale di fisica nucleare, che ha fondato il rivelatore per onde gravitazionali VIRGO, l'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), che ha "fotografato" e quindi riconosciuto e caratterizzato, tra i primi al mondo, con strumenti da terra e dallo spazio, la sorgente denominata AT2017gfo e l'Agenzia spaziale italiana (Asi) che partecipa con missioni dedicate all'astrofisica delle alte energie. L'evento e' avvenuto a 130 milioni di anni luce da noi, alla periferia della galassia NGC4993, in direzione della costellazione dell'Idra.