C'è un nuovo possibile bersaglio che può essere utilizzato per combattere il comune raffreddore. Anziché attaccare il virus, che assume centinaia di versioni, un gruppo di ricercatori dell'Imperial College London è convinto che si possa puntare sull'ospite umano. In uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Chemistry, i ricercatori hanno scoperto che c'è una proteina chiave nelle cellule dell'organismo che i virus del raffreddore "dirottano" normalmente per auto-replicarsi e diffondersi.
Se bloccata tempestivamente, potrebbe fermare qualsiasi virus del raffreddore. Gli studiosi lo hanno dimostrato in test di laboratorio. Entro due anni potrebbero iniziare i test di sicurezza sugli esseri umani. In particolare, i ricercatori stanno lavorando per creare una farmaco che puo' essere inalato, in modo da ridurre eventuali effetti collaterali. In laboratorio, ha funzionato dopo pochi minuti dall'applicazione sulle cellule polmonari umane. Il farmaco ha agito sulla proteina chiamata NMT. "L'idea è di darlo a qualcuno quando viene infettato per la prima volta e impedirebbe al virus di replicarsi e diffondersi", ha detto Ed Tate, uno degli autori dello studio, secondo il quale anche nei casi in cui il raffreddore abbiamo preso piede, il farmaco "potrebbe ancora aiutare a ridurre i sintomi", ha detto.