Un gigantesco archivio di materiale pedopornografico è stato scoperto sul deep web, l'Internet nascosto, dalla Polizia postale. Indagate 33 persone. Il database, denominato "labibbia" era alimentato mediante chat private si scambiavano foto di adolescenti per arricchire l'archivio attualmente giunto alla versione 5.0. Sono stati eseguiti trentasette decreti di perquisizione personale, domiciliare e informatica in 14 Regioni italiane (dalla Campania al Lazio e Piemonte alla Lombardia e l'Emilia Romagna alla Puglia alla Sicilia alla Calabria le Marche e l'Abruzzo, alla Toscana alla Liguria al Trentino Alto Adige e Veneto). L'operazione, coordinata dalla Procura di salerno, ha impegnato circa 200 uomini della Postale coordinati dal Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online del servizio della Polizia delle comunicazioni di Roma. L'indagine svolta dalla sezione di Salerno della Polposta è cominciata dalla segnalazione di un cittadino.