'Adesso basta, adesso su questo problema bisogna trovare una soluzione'. Tra un bilaterale e l'altro coi leader Ue, impegnato a "spiegare" la manovra, a margine del consiglio europeo, il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha così preso in mano la situazione, minacciando le sue dimissioni - secondo quanto riferiscono fonti governative di entrambi i partiti, M5s e Lega - se non sarà trovata una soluzione al caos sul decreto fiscale.
"Con lo spread Btp-Bund che ha superato i 300 punti, ora dobbiamo sederci intorno a un tavolo e trovare un'intesa", avrebbe preteso Conte, prima di scendere in conferenza stampa e comunicare la convocazione del consiglio dei ministri per sabato mattina. Anche in questo senso andrebbero interpretate le parole pronunciate da Matteo Salvini in serata. Annunciando la sua assenza dal Cdm di sabato, il ministro dell'Interno ha tenuto a precisare che chiamerà Conte "che è una persona squisita", con una frase rassicurante nei confronti del premier.
Senza Salvini, nessun leghista in Cdm
Se, come annunciato, Matteo Salvini non parteciperà al consiglio dei ministri convocato da Giuseppe Conte sul decreto fiscale, alla riunione non prenderà parte alcun ministro della Lega a Palazzo Chigi, nemmeno il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. È quanto fanno trapelare fonti leghiste. Il gesto va ad aumentare la tensione nel braccio di ferro tra M5s e Lega sul decreto contestato dai pentastellati ma - riferiscono le stesse fonti - non e' indice di una volontà di minare la stabilita' del governo. Anche se lo scontro ha raggiunto una intensità per cui appare difficile rientrare, nessun esponente di governo del partito di via Bellerio vede probabile una crisi di governo e c'e' ancora fiducia nella possibilità di trovare una soluzione.