La Juventus allunga in classifica, infila la settima vittoria consecutiva e, soprattutto, ridimensiona la sua unica avversaria di questo campionato che sembra destinato a chiudersi presto, il Napoli di Carlo Ancelotti. I bianconeri vincono 3-1 e volano a 21 punti, + 6 proprio sui partenopei secondi (in attesa del Sassuolo che domani sera affronta il Milan e che, vincendo, diventerebbe secondo in solitaria a -5 dalla Juve).
La partitissima di Torino, secondo anticipo del sabato di campionato, è cominciata in salita per i ragazzi di Allegri: dopo 10 minuti il Napoli è passato in vantaggio con un gol di Mertens che ha chiuso una combinazione bellissima. Da quel momento, però, la gara è cambiata ed è toccato al giocatore più atteso cambiare la partita. Cristiano Ronaldo ha confezionato il pareggio di Mandzukic con un pallonetto perfetto dalla fascia sinistra. Nella ripresa ancora il portoghese protagonista: tiro dalla distanza sul palo e tap-in facile facile in rete ancora di Mandzukic. Quindi l'espulsione di Mario Rui per doppia ammonizione, Napoli in 10 e Juve padrona. Per i partenopei solo una grossa occasione per Callejon parata da Szczesny prima del gol del 3-1 segnato da Bonucci pronto a insaccare una palla servitagli di testa ancora una volta da Ronaldo. Per la Juve l'ottava vittoria consecutiva da inizio stagione (inclusa quella di Champions con Valencia). Per il Napoli una sconfitta dolorosa che ridimensiona forse le ambizioni di gloria di una squadra che, comunque, per ora resta l'unica avversaria della corazzata bianconera.
Nel primo anticipo di campionato del sabato la Roma risorge vincendo per 3-1 uno dei derby più divertenti degli ultimi anni: in una partita ricca di occasioni per l'una e l'altra squadra, la Lazio esce sconfitta 3-1. In rete Lorenzo Pellegrini (di tacco dopo un'azione rocambolesca) alla fine del primo tempo. Pareggia nella ripresa Ciro Immobile sfruttando una clamorosa indecisione di Fazio. È l'ex di turno, Kolarov, a segnare il gol che apre la strada della vittoria alla Roma su punizione. A pochi minuti dal termine è Fazio a farsi perdonare l'incertezza del gol laziale segnando di testa da pochi metri. Per la Roma e Di Francesco (dato a un passo dall'esonero) una boccata d'ossigeno e un'iniezione di fiducia in vista della prima partita in casa di Champions di martedì contro il Viktoria Pilsen. La Lazio perde ma non esce ridimensionata da una gara in cui ha tenuto a lungo in mano il pallino del gioco peccando di concretezza in fase conclusiva.