Beppe Grillo difende Luigi Di Maio dopo la batosta elettorale in Friuli Venezia Giulia e va all'attacco di Berlusconi e del Pd con toni che suonano già da campagna elettorale. "L’entusiasmo di Luigi viene propagandato come fosse bramosia di potere e la sinistra frou frou gioca la carta di un’improbabile supremazia intellettuale, ridicola, e figlia di accordi con quello che hanno sempre chiamato 'caimano'. Lo stesso soggetto con cui hanno trovato il sistema di sopravvivere sino ad oggi", afferma Grillo, che vede nel Pd e in Forza Italia "la perfezione del parassita: cerca nutrimento dalle stesse forze che lo hanno sconfitto".
Secondo Grillo "stiamo vivendo uno stallo soltanto apparente, è soltanto il lavorio dei vecchi partiti che tentano di rigenerarsi sfruttando l’onda provocata dalla nostra energia, la stessa che li ha suonati come campane. Questa è la logica evolutiva dei parassiti: utilizzare l’entusiasmo del nuovo per far sopravvivere il vecchio".