La memoria della Resistenza e le celebrazioni del 25 aprile sono ancora importanti perché ancora oggi "affiorano ogni tanto segnali che manifestano rigurgiti di autoritarismi, di negazionismi, di indifferenza rispetto ai fondamentali diritti della persona umana, di antisemitismo, di malintesi egoismi nazionali". Lo ha detto Sergio Mattarella all’incontro con le Associazioni partigiane, combattentistiche e d’arma al Quirinale.
"Tutti questi eventi, comportamenti, passioni, generose dedizioni - ha sottolineato il capo dello Stato - vanno ricordati costantemente, con convinzione, anche perché, in tanti Paesi, le società di oggi, pur passate attraverso i drammi umani, le sofferenze e le macerie del ventesimo secolo, sembrano, talvolta, aver attenuato gli anticorpi all’egoismo, all’indifferenza e alla violenza, avvertiti intensamente dalle generazioni che hanno vissuto il secolo delle due guerre mondiali e le crudeltà delle dittature". Per Mattarella invece "chi ha lottato, chi ha sacrificato la propria vita, per la libertà, per la giustizia e per la democrazia, costituisce un esempio per tutti e ci ha consegnato un patrimonio di valori che va custodito e trasmesso".