Aleksei Navalny, il blogger e oppositore del presidente russo, Vladimir Putin, è riuscito a scendere in piazza, a Mosca, e a unirsi ai suoi sostenitori. Ma è stato subito fermato dalla polizia che lo ha portato via. Navalny per diverse ore questa mattina aveva fatto perdere le sue tracce, finché non è stato visto in via Tverskaya, dove era già iniziata la marcia da lui indetta, a Mosca come in diverse città russe, per protestare contro il rifiuto della Commissione elettorale di registrarlo alle presidenziali del prossimo 18 marzo. In occasione di una precedente manifestazione, il 12 giugno scorso, l'ormai ex candidato alla corsa al Cremlino, non era neppure riuscito a unirsi ai manifestanti perché la polizia lo aveva fermato all'uscita di casa. In quell'occasione era stato condannato a 30 giorni di detenzione. La protesta di oggi, in centro a Mosca, non ha ottenuto il permesso delle autorità. Oltre a Navalny sono stati fermati altri suoi stretti collaboratori, tra cui Serghei Boyko e Nikolai Lyaskin