Quattordici caschi blu dell'Onu sono rimasti uccisi in scontri in Repubblica democratica del Congo. Lo riferiscono le Nazioni Unite, aggiungendo che una quarantina di altri peacekeeper sono rimasti feriti, molti gravemente, nei combattimenti avvenuti giovedì sera nel Kivu Nord, nell'est del Paese.
Il segretario generale Antonio Guterres, nel confermare che anche cinque militari congolesi sono rimasti uccisi nelle violenze, ha condannato con indignazione l'attacco che ha definito "il peggiore della storia recente contro le nostre forze di pace". I responsabili dell'attacco contro la missione dell'Onu nella Repubblica democratica del Congo, ha promesso, "saranno portati davanti alla giustizia".
Le violenze sono esplose quando il presidente Joseph Kabila, salito al potere nel 2001 dopo l'uccisione del padre, si è rifiutato di tenere elezioni prima dell'aprile 2019, mentre il suo mandato è scaduto ormai da quasi un anno.