Colloquio telefonico fra Papa Francesco e il presidente turco Erdogan sul caso Gerusalemme. Ieri Bergoglio, non aveva solo espresso "preoccupazione" per la decisione americana di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele ma aveva anche sottolineato l'importanza che sia rispettato lo "status quo" della Città santa. Secondo fonti della presidenza turca, Erdogan ha espresso al Papa il proprio apprezzamento per quelle dichiarazioni.
Putin ha chiamato anche il presidente russo Putin, manifestando "massima preoccupazione". Putin, dal proprio canto, ha assicurato a Erdogan di condividerne i motivi di preoccupazione, garantendogli che avrebbe seguito personalmente la vicenda in sede di consiglio di sicurezza dell'Onu. I due hanno mostrato convergenza di vedute sul Medio Oriente: secondo i media locali, Erdogan avrebbe ribadito che i confini stabiliti dagli accordi del 1967 sarebbero gli unici capaci di garantire pace e stabilità alla regione e la formazione di un'entità statale palestinese. Il presidente turco ha espresso a Putin la necessità di non mutare lo status della città santa così come stabilito dalle Nazioni Unite. Erdogan e Putin hanno concordato sul fatto che il passo compiuto dagli Usa costituisce "un errore". Erdogan ha anche spiegato al presidente russo di aver convocato l'Organizzazione per la Cooperazione Islamica per il prossimo 13 novembre al fine di una mobilitazione internazionale contro la decisione del americana.