Tratta dei migranti come nuova forma di schiavitù. Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale per l'abolizione della schiavitù.
"Malgrado i progressi registrati negli ultimi decenni in termini di tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali nel mondo - scrive Mattarella - la schiavitù tradizionale è un fenomeno che non siamo ancora riusciti a debellare completamente. Solo pochi giorni fa le brutali immagini di migranti venduti all’asta sulla base di un 'valore' che li equipara a merce ci hanno ricordato quanto sia ancora presente un fenomeno che nega alla radice la dignità dell’essere umano". Il capo dello Stato sottolinea ancora: "A fianco della schiavitù tradizionale altre se ne sono aggiunte, quasi sempre collegate alla tratta dei migranti. Le situazioni di conflitto, la povertà, la fuga da territori colpiti da fenomeni naturali, costituiscono terreno fertile per la diffusione di fenomeni quali lo sfruttamento sessuale, il lavoro minorile, i matrimoni forzati, il reclutamento di bambini nei conflitti armati".
“La ricorrenza del 2 dicembre ricorda alla comunità internazionale e a ciascuno di noi che la schiavitù, in ogni sua manifestazione, è un’aberrazione che non può essere tollerata"