Scoppia un nuovo caso Ong sul fronte dei migranti: il ministro dell'Interno Matteo Salvini stoppa la spagnola Open Arms, e lo annuncia su Facebook. "La nave Open Arms, di Ong spagnola con bandiera spagnola - scrive Salvini - si è lanciata poco fa verso un barcone e, prima dell’intervento di una motovedetta Libica in zona, ha in tutta fretta imbarcato una cinquantina di immigrati a bordo. Questa nave si trova in acque Sar della Libia, porto più vicino Malta, associazione e bandiera della Spagna: si scordino di arrivare in un porto italiano. Stop alla mafia del traffico di esseri umani: meno persone partono, meno persone muoiono".
La nave dell'ong spagnola Open Arms ha "recuperato e tratto in salvo 59 migranti alla deriva e in pericolo di vita". I migranti sono tutti a bordo della nave, fa sapere l'ong con un 'Tweet', "diretti "verso un porto sicuro". "Nonostante gli ostacoli, continuiamo a proteggere il diritto alla vita degli invisibili", fa sapere l'ong osservando che "le storie di quello che hanno vissuto in Libia sono terrificanti". La notizia del salvataggio era stata già data, circa un'ora fa, dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Non arriveranno mai in Italia".
Ma la ong ha anche accusato la Guardia costiera italiana e quella libica della morte dei migranti annegati in un naufragio al largo della Libia. "Ieri 100 persone sono morte nel naufragio di una barca di fronte alle coste della Libia", afferma la ong, che ha in queste ore nel Mediterraneo la nave Astral, a bordo della quale si trovano 59 migranti soccorso oggi. Open Arms - prosegue il tweet dell'europarlamentare socialista spagnolo Javi Lopez, che si trova a bordo e che in un filmato si sofferma in un colloquio con Oscar Camps, fondatore della ong spagnola - "avrebbe potuto salvarle ma il suo appello e' stato ignorato dalla Guardia costiera italiana e da quella libica".
Il gommone naufragato tra ieri e giovedì scorso aveva a bordo almeno 120 migranti. Al naufragio sono sopravvissuti in 16. Tra i morti vi sono almeno tre bambini.