"Non mi ha mai detto nulla e non ha mai fatto nulla che potesse farmi capire in qualche modo, come campanello d'allarme, che sarebbe successo qualcosa di così orribile: era un uomo calmo e gentile". Così Marilou Danley, 62 anni, compagna del killer di Las Vegas, Stephen Paddock, in una dichiarazione letta dal suo avvocato nel quartier generale dell'Fbi, a Los Ageles, dove è stata interrogata non appena tornata negli Stati Uniti dalle Filippine, suo Paese d'origine dove si trovava al momento della strage domenica notte e dove Paddock le aveva inviato 100.000 dollari. "Non avrei mai immaginato che stesse organizzando qualcosa di violento contro qualcuno", ha aggiunto la donna dicendosi "devastata" per il massacro e pronta a "cooperare con le indagini".
Las Vegas. La compagna del killer: non potevo immaginare https://t.co/QHekbR3t6i pic.twitter.com/26DMnZPF0N
— euronews Italiano (@euronewsit) 5 ottobre 2017
I soldi ricevuti dal compagno, ha spiegato la donna, erano per comprare una casa ai genitori nelle Filippine. Ha anche pensato che lui volesse lasciarla. Il killer aveva avuto due mogli dalle quali aveva divorziato. Conviveva con la Danley in una comunità per anziani a Mesquite, ad un'ora di auto da Las Vegas. Secondo alcune testimonianze, lui non la trattava in modo così gentile e anzi la insultava in pubblico. Sembra che i due si siano incontrati in un casinò di Reno, sempre in Nevada, dove lei lavorava come hostess.