Alla vigilia dell'incontro alla Casa Bianca con gli imprenditori e lavoratori dell'industria siderurgica, il presidente Donald Trump ha spiegato che sarà "flessibile" nell'adeguamento dei dazi sull'import di acciaio e alluminio. "Saremo molto equi, abbiamo intenzione di essere molto flessibili", ha detto prima di una riunione del suo gabinetto alla Casa Bianca. Trump ha spiegato che potrebbero esserci deroghe per Messico e Canada, se saranno soddisfacenti i risultati delle trattative per rinegoziare l'accordo commerciale NAFTA. "Se raggiungiamo un accordo, è più probabile che non andremo a gravare questi due Paesi con i dazi". E ha aggiunto che anche l'Australia (che ha definito "un grande Paese", un partner a lungo termine") potrebbe essere risparmiata: "Abbiamo un rapporto molto stretto con l'Australia, un surplus commerciale, è un grande Paese, un partner a lungo termine, faremo qualcosa con loro". Il presidente ha spiegato anche che i nuovi dazi cominceranno con il 25% sull'acciaio e il 10% sull' alluminio, ma potrebbero essere adeguati ai Paesi in maniera specifica. "Ho il diritto di andare su o giù a seconda del Paese", ha detto, aggiungendo che potrebbe anche inserire o togliere qualche Paese dalla lista. "Saremo molto onesti, molto flessibili, ma proteggeremo il lavoratore americano, come ho detto che avrei fatto nella mia campagna elettorale". E se l'è presa invece con la Germania, parlando di Paesi che si sono "approfittati" degli Stati Uniti: l'ha accusato la Germania di comportarsi male contribuendo molto meno rispetto agli Stati Uniti nel finanziamento della NATO. "Abbiamo alcuni amici e alcuni nemici", "si è tratto vantaggio in maniera incredibile nel corso degli anni su commercio e spese militari". "Se si guarda alla NATO, dove la Germania paga l'un per cento e noi paghiamo il 4,2 per cento di un Pil molto più grande, il che non è giusto". "Se guardiamo a commercio e spese militari, in una certa misura, vanno di pari passo". Trump ha in programma nel pomeriggio americano un incontro con i lavoratori dell'industria metalmeccanica, anche se non è certo se annuncerà ufficialmente la sua proposta sui dazi. In mattinata, in un 'tweet' aveva detto di non vedere l'ora di incontrarli. Ma non è chiaro ancora quando il presidente firmerà il decreto, che potrebbe scatenare una guerra commerciale con Cina e alleati europei.