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Stefano Cucchi è morto per "una mancata diagnosi della sindrome di inanizione", ma "determinate conoscenze devono essere pretese in un contesto ospedaliero e, in particolare, in una struttura di medicina protetta come quella dell'ospedale Pertini". Lo scrive la Corte di Cassazione spiegando perché il 19 aprile scorso è stata annullata con rinvio ad altra sezione della Corte d'assise d'appello, con la prescrizione ormai a un passo, l'assoluzione del primario del Pertini, Aldo Fierro e di altri quattro collaboratori dall'accusa di omicidio colposo. Secondo la Cassazione, le motivazioni con cui i giudici della Corte d'assise d'appello di Roma hanno assolto il personale medico "non si confrontano con l'accertata intempestività e inadeguatezza delle cure derivanti dal comportamento palesemente inattivo dei medici".
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