Domenica si tornerà alle urne per i ballottaggi nei 122 comuni con più di 15 mila abitanti in cui al primo turno nessuno dei candidati ha ottenuto almeno il 50% + 1 dei voti validi.
In realtà, i comuni in cui si terrà il ballottaggio sono in tutto 136. A quei 122 vanno infatti aggiunti 2 comuni del Trentino, ossia Levico Terme e Borgo Valsugana, dal momento che la soglia per il ballottaggio nei comuni della Provincia Autonoma di Trento è di soli 3 mila abitanti.
In altri 12 comuni con meno di 15 mila abitanti si ricorrerà ugualmente al ballottaggio, perché al primo turno si era registrato esattamente un pareggio nei voti per i due candidati sindaci più votati: si tratta di Banzi (PZ), Briga Alta (CN), Capoliveri (LI), Campodoro (PD), Castel Baronia (AV), Maccagno con Pino e Veddasca (VA), Maissana (SP), Margno (LC), Ranzanico (BG), San Zenone al Lambro (MI), Ribordone (TO) e Vaglio Serra (AT).
Dei comuni con più di 15 mila abitanti del Nord al voto il 26 maggio, nel 47,6% dei casi (cioè in 78 comuni su 164) si ricorrerà al ballottaggio, mentre al sud il secondo turno avrà luogo in una percentuale più alta di comuni superiori: il 75,9% (cioè 44 su 58).
Nei 122 comuni superiori, la sfida più frequente è quella “classica” tra centrodestra e centrosinistra, che avrà luogo in 81 comuni. I candidati del centrodestra sfideranno un candidato espressione di liste civiche in 16 casi, un candidato appoggiato dal centrosinistra “non ufficiale” in 2 comuni (Gubbio e Potenza), un leghista in altri 2, un candidato di estrema destra a Monselice e uno del Movimento 5 Stelle a Campobasso.
Le sfide riservate a due candidati civici avranno luogo in 2 comuni, mentre il centrosinistra sfiderà dei candidati civici in 11 città, dei leghisti in 3 comuni e in altrettanti dei candidati di estrema destra.
Complessivamente, quindi, il centrodestra va al ballottaggio in 103 amministrazioni comunali, mentre il centrosinistra in 98. L’unico ballottaggio in cui è presente il Movimento 5 Stelle è quello di Campobasso.
I 221 comuni con più di 15 mila abitanti in cui si è votato il 26 maggio per rinnovare le amministrazioni comunali sono tendenzialmente un terreno relativamente favorevole al PD: complessivamente, in questi comuni il partito di Zingaretti ha raggiunto il 26,1% alle Europee, una percentuale più elevata rispetto al 22,7% ottenuto su base nazionale. Questo è dovuto a due fattori: da un lato, la migliore performance dei democratici nei comuni maggiori e dall’altro la presenza, fra questi comuni, di 4 amministrazioni storicamente “rosse” e di grandi dimensioni (Firenze, Livorno, Modena e Reggio Emilia).
Come varia il voto in base alla dimensione della città? Alle #Europee2019 la Lega è molto più alta nei piccoli centri, mentre il PD ha il suo miglior risultato nelle città con più di 300mila abitanti. #MaratonaYouTrend pic.twitter.com/1rtiuJKIHm
— YouTrend (@you_trend) 27 maggio 2019
Tuttavia, nei comuni superiori che hanno eletto un Sindaco al primo turno il PD ha preso il 28,7% alle Europee, mentre è stato meno competitivo in quelli che andranno al ballottaggio, raccogliendo il 23,8% nel voto europeo (risultato comunque di poco superiore alla media nazionale).
Il Movimento 5 Stelle, invece, ha preso il 14,6% alle Europee nei comuni superiori assegnati al primo turno, mentre nelle città che vanno al ballottaggio ha ottenuto il 19,1%. Questo è dovuto principalmente alla maggiore concentrazione di comuni meridionali fra i comuni al ballottaggio: infatti, il 36% dei comuni che vanno al ballottaggio in Italia si trova al Centro-Sud, dove il risultato del M5S è stato superiore alla media nazionale.
Tra le sfide principali del 9 giugno, gli unici due capoluoghi di Regione al ballottaggio sono Campobasso e Potenza. Nel capoluogo molisano, la candidata del centrodestra Maria Domenica D'Alessandro ottiene il 39,7% dei suffragi al primo turno, per cui dovrà vedersela con Roberto Gravina del Movimento 5 Stelle (29,4%); solo terzo è giunto il Sindaco uscente di centrosinistra Antonio Battista, fermo al 25,9%.
Nel capoluogo lucano, invece, il candidato del centrodestra in quota Lega Mario Guarente ha raccolto il 44,7% al primo turno, e sfiderà Valerio Tramutoli (27,4%), sostenuto da Potenza Città Giardino e La Basilicata Possibile (già candidato Presidente alle elezioni regionali in Basilicata lo scorso marzo).