L’eco del rilevamento del primo asteroide interstellare (1I/2017 U1), ormai universalmente noto come ‘Oumuamua, non si è ancora spento. Dopo la sua scoperta, ci sono state ulteriori misurazioni della sua forma (molto allungata e sottile) e della sua composizione (metallica) che hanno accesso nuovi interrogativi e dato il via a nuove iniziative per studiare ulteriormente questo oggetto.
La traiettoria di ‘Oumuamua è passata vicina al nostro Sole nel settembre scorso. A ottobre ha sfiorato la Terra (circa 85 volte la distanza tra la Terra-Luna) e attualmente si trova a metà strada fra Marte e Giove, a poco meno di 300 milioni di km dalla Terra (il doppio della distanza tra la Terra e il Sole). Alla velocità di oltre 300 mila km/h, impiegherà qualche anno per uscire dal sistema solare e riprendere il suo viaggio nell’enorme vuoto che separa il nostro sole dalle altre stelle.
Mentre l’idea di inviare una sonda per studiarlo da vicino (Project Lyra) sembra praticamente impossibile da realizzare, almeno per il momento, il progetto di ascoltare eventuali segnali appare decisamente più realistico. È la proposta di Breakthrough Initiatives, che ha già lanciato il suo programma per la ricerca di segnali radio extra-terrestri denominato Breakthrough Listen (BL).
Fondato nel gennaio del 2016, BL è il più grande programma di ricerca indirizzato a trovare prove scientifiche dell’esistenza di civiltà extra-terrestre. Il metodo usato è quello tradizionale del programma SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) e prevede l'uso di radiotelescopi per analizzare un milione di stelle, tra quelle più vicine alla Terra, nel corso dei prossimi dieci anni.
In questo caso, verrà utilizzato il radiotelescopio di Green Bank proprio per monitorare eventuali emissioni radio provenienti da 'Oumuamua. La campagna di osservazione inizierà il 13 dicembre e la prima fase durerà complessivamente 10 ore.
Quello che ha acceso la curiosità è stata in particolare la sua forma, un “sigaro” lungo 400 metri e molto stretto, che ha fatto immediatamente pensare ad un oggetto artificiale. L'idea di un'astronave “lunga e affusolata” è un concetto tipico della fantascienza, una forma pensata per minimizzare l'attrito e il danno potenziale da parte del gas interstellare e della polvere. Inoltre avrebbe una simmetria per ruotare e fornire, così, una gravità artificiale.
Queste considerazioni hanno suggerito, inevitabilmente, dei parallelismi proprio con alcune famose opere di fantascienza. Ad esempio, con il monolito del film “2001 Odissea nello Spazio” oppure con il romanzo di Arthur C. Clarke “Incontro con Rama”, che narra la storia di una nave spaziale cilindrica che viaggia attraverso il Sistema Solare.
Anche se, con ogni probabilità, non ci sarà alcun segnale da ascoltare, queste osservazioni saranno comunque un'opportunità unica per gli scienziati. 'Oumuamua sarà analizzata in porzioni dello spettro radio mai utilizzate prima e questi dati potrebbero fornire informazioni sulla presenza di acqua ghiacciata o sull’esistenza di un involucro gassoso attorno all'oggetto.
Tuttavia, non si può negare che la ricezione di un segnale proveniente da un oggetto extra-terrestre sarebbe assai più eccitante e, forse, più preoccupante.
Chissà! E’ proprio il caso di dire: Rimanete sintonizzati...