Intorno a mezzanotte di mercoledì scorso, il centro di controllo di Mosca ha notato una diminuzione di pressione all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Poiché la perdita era molto piccola, i controllori di volo hanno deciso di non svegliare i sei astronauti, che in quel momento stavano dormendo.
Ieri mattina (30 Agosto), quando l'equipaggio si è svegliato, è stato immediatamente informato del problema e sono iniziate le attività per localizzare la posizione e determinare la causa della perdita. Dopo un’attenta analisi è stata scoperta una “microfrattura” che potrebbe essere stata creata dall’impatto di un micro-meteorite. Si tratta di un foro di circa due millimetri di diametro nella sezione superiore della navicella Soyuz MS-09", che è ancorata al modulo Rassvet, parte del segmento russo della ISS.
Un'altra possibilità è che la Soyuz sia stata colpita da un piccolo frammento di un cosiddetto “detrito orbitale”. Di tanto in tanto, la Stazione Spaziale Internazionale deve modificare la sua orbita per evitare pezzi di "spazzatura spaziale". Ad esempio, nel 2012, un cambio di rotta fu necessario per evitare alcune schegge del satellite cinese Fengyun 1C, che era stato intenzionalmente distrutto nel 2007, durante un test anti-satellite eseguito proprio dalle autorità cinesi.
La perdita è stato temporaneamente bloccata con l'applicazione di uno speciale nastro adesivo, ma i controllori di volo stanno lavorando con l'equipaggio per sviluppare una riparazione a lungo termine più completa.
La navicella Soyuz MS-09 è attraccata alla stazione spaziale dal giugno scorso, quando è arrivata portando a bordo della ISS tre nuovi membri della spedizione 56/57: Serena Auñón-Chancellor della NASA, il cosmonauta russo Sergey Prokopyev e l'astronauta dell'ESA Alexander Gerst. Il suo ritorno sulla Terra è previsto a dicembre, sempre con lo stesso equipaggio.
Al momento non c’è alcuna preoccupazione per le sorti dell’equipaggio. La pressione è stata ristabilita utilizzando il serbatoio di ossigeno del Progress 70 (anch’esso ancorato nel segmento russo) e a bordo c’è una riserva di ossigeno più che sufficiente per ri-pressurizzare più volte i moduli della stazione spaziale in caso di ulteriori perdite.
Inoltre, questa non è la prima volta che si verifica una piccola perdita di pressurizzazione sulla ISS. Una situazione analoga si è verificata nel modulo Harmony, nel segmento statunitense, nel 2007 ed è stata risolta senza particolari problemi per l’equipaggio.
Ulteriori aggiornamenti saranno pubblicati sul blog della Stazione Spaziale Internazionale della NASA, man mano che ulteriori informazioni saranno disponibili.