I repentini cambiamenti rotta di Elon Musk non smettono mai di stupire. Ricordate BFR ("Big Falcon Rocket") e BFS ("Big Falcon Spaceship"), i due stadi del veicolo destinato a portare l’umanità oltre l’orbita terrestre? Potete scordarveli! Adesso la nave spaziale si chiama “Starship” e ha subito una revisione anche nel design.
Nonostante le evidenti difficoltà nel trovare un nome appropriato, i lavori di sviluppo sembrano comunque procedere regolarmente. La versione di prova di “Starship” potrebbe essere pronta a fare il suo primo “balzo” nel giro di un paio di mesi, almeno secondo le dichiarazioni del fondatore e amministratore della SpaceX.
Esaminando le prime immagini del prototipo, in fase di assemblaggio presso la sede SpaceX a Hawthorne, in California, si ha la sensazione di avere a che fare con un razzo appena uscito da un film di fantascienza degli anni '50: un veicolo argentato, di forma affusolata che poggia su tre grandi pinne. Mancano solo i tradizionali “oblò” rotondi, ma Musk ha assicurato che ci saranno nella versione finale del veicolo.
I cosiddetti “balzi” sono una fase standard dello sviluppo dei razzi della SpaceX. Ad esempio, la compagnia ha effettuato prove simili sui veicoli di test del Falcon 9. Il “balzo” più alto in quel caso fu inferiore al chilometro di altezza. Questi test preliminari si svolgeranno nel sito di prova che la società ha realizzato nel sud del Texas, vicino alla città di Brownsville.
"Il veicolo spaziale più potente mai costruito"
Musk sta realizzando questo nuovo veicolo pensando ai futuri viaggi interplanetari. Tecnicamente, sarà composto di due parti distinte: l'astronave “Starship” sarà lo stadio finale mentre il primo stadio, necessario per sfuggire alla gravità della Terra, sarà rappresentato dal razzo “Super Heavy”. Secondo i piani della compagnia, sarà il veicolo spaziale più potente mai costruito, in grado di trasportare circa 100 persone oltre l’orbita della Terra. Anche se non sarà in grado di puntare verso le stelle, “Starship” dovrebbe poter raggiungere la Luna, Marte e perfino le lune di Giove e di Saturno.
In prospettiva, SpaceX ha intenzione di spostare tutti i suoi lanci verso il sistema “Super Heavy-Starship”. Insieme, i due veicoli sono in grado di svolgere tutte le attività che potrebbero impegnare la compagnia nei prossimi decenni: dal lancio dei satelliti, alla pulizia dei detriti spaziali, fino ai voli di linea “ipersonici” da una città all'altra.
Quando saranno operativi, entrambi gli stadi utilizzeranno il nuovo motore Raptor, il potente propulsore ancora in fase di sviluppo, che dovrebbe eseguire i primi test il mese prossimo. Se lo sviluppi dei diversi componenti e i test di qualifica andranno come previsto, la prima missione con equipaggio potrebbe arrivare già a metà del 2020.
Naturalmente il condizionale è d’obbligo quando si tratta di Elon Musk, abile nella comunicazione almeno quanto nello sviluppo di nuove tecnologie. Non c’è dubbio, però, che le sue sfide rappresentano una sferzata di ottimismo per chi, da decenni, aspetta di riprendere il viaggio interrotto dopo lo sbarco sulla Luna.