Per la Sismologia italiana il 2018 è stato l’anno segnato dalla morte di Enzo Boschi, ma anche da una serie di studi volti a comprendere la sequenza sismica dell’Appennino Centro-Settentrionale (Amatrice, Visso, Norcia).
Per tale sequenza, il problema scientifico è stato affrontato da numerosi gruppi di ricerca, anche italiani, utilizzando dati di varia natura (InSar, GPS, sismologici, accelerometrici), i quali sono sensibili a diversi parametri fisici e a “segnali” provenienti da profondità diverse.
I risultati ottenuti sono riassunti da modelli della stessa sequenza ancora fondamentalmente diversi tra loro. Soltanto l’utilizzo simultaneo di tutti i dati disponibili in un unico approccio teorico potrà fornire modelli di rottura in grado di rappresentare la complessità dell’intera sequenza sismica del 2016-2017.
Per quanto riguarda la ricerca sismologica fondamentale, molti ricercatori sono focalizzati sullo studio del tremore non vulcanico, degli episodi di deformazione lenta che caratterizzano molti margini di placca, e di fenomeni simili che non rappresentano propriamente un terremoto. Lo scopo di questi studi è la comprensione di leggi fondamentali che descrivono l’attrito sulle faglie, leggi che dovranno spiegare anche il comportamento delle faglie sismogenetiche durante il ciclo sismico (e durante il terremoto). E’ proprio da questo campo di ricerca che ci attendiamo diverse pubblicazioni per il 2019. Ma non solo.
Un altro settore di grande importanza per la sismologia moderna riguarda esperimenti di laboratorio in cui siano riprodotte le condizioni fisiche di stress, temperatura, e pressione di confinamento, in cui si trovano le faglie sismogenetiche crostali. La presenza di fluidi nelle rocce crostali ha grande influenza in tutti i processi fisico-chimici che avvengono sulle faglie sismogenetiche, come pure sui processi di attenuazione anelastica delle onde sismiche. Notevoli sforzi si stanno attualmente facendo nei laboratori di tutto il mondo, compresi quelli italiani, per comprendere i ruoli giocati dalle diverse variabili nel comportamento meccanico delle rocce e, in ultima analisi, comprendere il terremoto.