La lunga notte dei ricercatori europei sembra il titolo di un romanzo che racconta una rinascita collettiva. E mai finzione è stata così vicina al vero! Ma romanzo o cronaca che sia, in questo annuale zibaldone della scienza, che sta per riscriversi a partire dalle 17:30 del 29 settembre, a Pisa, come in tutta Europa, ci saranno anche brillanti esempi di giovani storie della ricerca d’Italia che continua a rialzarsi e a disegnare il futuro, nonostante tutto intorno tace.
Le città aperte della ricerca
Diverse le voci che risuoneranno tra gli spazi colorati e affollati di città aperte alla ricerca, come Pisa, Pontedera, Firenze, Siena, Lucca e Pavia. La Scuola Superiore Sant’Anna aprirà le sue porte per mostrare gli ultimi risultati scientifici che hanno contribuito a renderla, con la Scuola Normale Superiore, una tra le prime 200 giovani Università al mondo.
Impatto mercato lavoro #Industria40. Audizione rappresentanti LUISS e Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa in 11a Comm.https://t.co/M52ALz4bBy pic.twitter.com/QfOkwiXjKp
— Senato Repubblica (@SenatoStampa) 13 settembre 2017
Tra le antiche mura della Scuola Sant’Anna, le stesse che nel 1785 ospitavano il “Conservatorio di Sant'Anna", arriverà il futuro più verde, con le sue piante e le nuove soluzioni per tutelare il suolo e le acque, a cura degli agrobioscienziati dell’Istituto di Scienze della Vita. E non mancheranno i divertenti percorsi educativi sulla sostenibilità ambientale e sui cibi attraverso la traduzione di enigmatiche etichette, a cura dei ricercatori dell’Istituto di Diritto, Politica e Sviluppo. Tutto questo si renderà disponibile al pubblico di qualsiasi età, e non solo.
I robot a spasso con i ricercatori
Una notte fantastica che vedrà i robot passeggiare con i loro giovani creatori, i ricercatori dell’Istituto di Biorobotica, e sarà possibile fermarli per chiedergli se una convivenza, tra noi e loro, sia possibile senza timori, come con gli inglesi del dopo Brexit. E non è uno scherzo: si parlerà anche di Brexit durante un aperitivo!
#Robotica, a #Pisa da 7 a 13 settembre primo festival internazionale: gli organizzatori e il programma #RoboFestPisa https://t.co/bCt1iFqHug pic.twitter.com/C8rLfG2Du7
— ScuolaSantAnna (@ScuolaSantAnna) 27 luglio 2017
Uno dei tanti interessanti tavolini a cui sedersi per imparare. Perché la ricerca riguarda anche la politica, al fine di spiegarla per migliorarla, e casomai trovare nuovi equilibri, senza paure. La ricerca riguarda anche la società, al fine di renderla meno conflittuale, e il mercato, al fine di renderlo più al servizio delle esigenze del consumatore. E’ noto che una idea si trasforma sempre in un prodotto che valorizza un territorio, come il pomodoro nero, ricco di antiossidanti al pari della Toscolata, come la pasta a base di beta-glucano d’orzo che protegge il cuore o il radar fotonico per volare più sicuri.
Bright, la notte dei ricercatori in Toscana
Per questo, a Bright 2017, le voci dei ricercatori si faranno sentire, forti e chiare, nel rispondere alle domande, curiose e voraci, della gente ormai orfana di informazioni e in ostaggio delle fake news. Cosa ricerchi? A cosa serve quello che stai studiando? Perché nessuno ci dice queste verità? Perché resti in Italia?
Queste alcune delle domande più frequenti che mi sono state rivolte durante le ultime 3 edizioni di Bright ed a cui risponderanno, anche quest’anno, i ricercatori, pungolati dal dottorando Marco Martinelli, presso l’Edicola Bright Sant’Anna. Una raccolta di voci non democratiche che, forse, non sentirete più in Italia tra tre anni, ma vi renderanno persone libere.