Per quanto riguarda il clima, nel 2019 si terrà la venticinquesima Conferenza delle parti (COP25). Dopo la rinuncia del Brasile a seguito delle idee del nuovo presidente, è stato deciso che la COP25 verrà ospitata dal Cile, mentre in Costarica si terrà l’incontro che precede la COP vera e propria.
La COP25, come già accaduto quest’anno, sarà interlocutoria, ma non per questo meno importante. Si continuerà a discutere sulla definizione della maggior parte delle regole necessarie all’implementazione dell’Accordo di Parigi, il Paris Agreement Work Programme meglio noto come “Rulebook”, nel percorso di attuazione dell’Accordo sottoscritto nella COP21 di Parigi. E si inizierà già a parlare della revisione degli NDC (i cosiddetti Nationally Determined Contributions o “Contributi Nazionali Determinati”, vale a dire gli obiettivi climatici che le Nazioni si sono date, in maniera autonoma e volontaria, per contribuire a mantenere la crescita della temperatura globale entro i 2 °C), che saranno il tema centrale della successiva COP26, che, proprio per
questo motivo, si prospetta già sin d’ora un appuntamento molto importante e maggiormente mediatico, e non a caso anche l’Italia, oltre al Regno Unito, ha annunciato ufficialmente, per bocca del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, la candidatura dell’Italia a ospitare la COP.