AGI - Un virus antibatterico, chiamato fago PASA16, ha raggiunto l'86,6% di successo nel trattamento delle infezioni da Pseudomonas aeruginosa, difficili da trattare con i soli antibiotici. Lo dimostra uno studio internazionale condotto dal Centro israeliano di terapia fagica, guidato dal professor Ran Nir-Paz dell'Hadassah Hebrew University Medical Center e dal professor Ronen Hazan, capo dell'Istituto di bioricerca della Facoltà di Medicina dentale dell'Università Ebraica di Gerusalemme.
I ricercatori hanno utilizzato il fago PASA16 su base compassionevole per trattare infezioni resistenti da Pseudomonas aeruginosa, un tipo di batterio che si trova comunemente nell'ambiente, come il suolo, l'acqua e le piante, e come parte dei batteri che risiedono nell'uomo. È un batterio patogeno e opportunistico, che causa infezioni in individui con un sistema immunitario indebolito o con condizioni di salute precarie.
Conosciuta per le sue potenziali complicazioni, la Pseudomonas aeruginosa rappresenta una sfida per le strutture sanitarie. Queste infezioni possono variare da lievi a gravi e colpire varie parti del corpo, tra cui i polmoni, il tratto urinario, la pelle e le ferite. È una causa comune di infezioni nosocomiali, in particolare nei pazienti immunocompromessi o che utilizzano ventilazione meccanica o dispositivi invasivi.
Questa ricerca, che ha coinvolto 16 pazienti con infezioni persistenti, rappresenta la più grande del suo genere e porta a risultati incoraggianti. Il successo dello studio dimostra la potenziale efficacia della terapia fagica PASA16 nell'affrontare le infezioni da Pseudomonas aeruginosa, aprendo la strada a futuri studi clinici e incoraggiando ulteriori applicazioni della terapia fagica come approccio alternativo e ausiliario contro le infezioni resistenti agli antibiotici.
La fagoterapia, ovvero l'uso di virus antibatterici specifici contro le infezioni, si è imposta all'attenzione come un'aggiunta di carattere significativo agli antibiotici convenzionali, anche se gli studi clinici in questo settore sono stati limitati. Tuttavia, recenti casi di terapia fagica compassionevole hanno mostrato un potenziale, anche se con scarse evidenze, sul trattamento di infezioni difficili.
Questo studio fa luce sul ruolo potenziale dei fagi in combinazione con gli antibiotici nella lotta alle infezioni da Pseudomonas aeruginosa, un patogeno difficile da trattare con i trattamenti convenzionali. Prima della cura, tutti i pazienti isolati che avevano contratto l'infezione da Pseudomonas aeruginosa sono stati analizzati e il trattamento è stato personalizzato per coloro che sono risultati sensibili al fago PASA16.
Durante le cure con il fago PASA16 sono stati osservati solo lievi effetti collaterali, che sono stati valutati gestibili. In particolare, 13 dei 15 pazienti, secondo i dati disponibili, hanno ottenuto un esito clinico favorevole, con un'impressionante percentuale di successo dell'86,6%. Gli esiti della ricerca evidenziano il potenziale della combinazione del fago PASA16 con gli antibiotici come approccio promettente per i pazienti con trattamenti precedentemente falliti.
La durata del trattamento variava da 8 giorni a 6 settimane, con dosi da una a due volte al giorno, offrendo un'opzione efficiente in termini di tempo. In conclusione, questa ricerca dimostra la potenziale efficacia della terapia fagica PASA16 nell'affrontare le infezioni da Pseudomonas aeruginosa. Delineando potenziali protocolli clinici, questo studio apre la strada a sperimentazioni future. Il successo osservato incoraggia ulteriori ricerche ed esplorazioni della terapia fagica come approccio alternativo e complementare per combattere le infezioni resistenti agli antibiotici.
"Siamo entusiasti dei promettenti risultati del nostro studio che utilizza il fago PASA16 per trattare le infezioni da Pseudomonas aeruginosa resistenti - ha detto Ran Nir-Paz - Questa ricerca offre speranza ai pazienti con infezioni persistenti e mette in evidenza il potenziale della terapia fagica come valida alternativa agli antibiotici convenzionali nella lotta contro gli agenti patogeni resistenti agli antibiotici".
"I risultati sono incoraggianti Paz, la percentuale di successo dell'86,6% dello studio offre speranza ai pazienti con infezioni persistenti e sottolinea il potenziale della terapia fagica come alternativa per combattere gli agenti patogeni resistenti agli antibiotici", ha sottolineato Ronen Hazan.