Oggi che per la prima volta una sonda vi è trionfalmente atterrata con il suo carico di pregiati esperimenti spaziali tra cui una serra per vedere se li si possono coltivare patate e pomodori, oggi è il giorno giusto per scoprire - e dirsi finalmente - che il lato oscuro della Luna tecnicamente non esiste. The Dark Side of The Moon è solo un bellissimo album dei Pink Floyd, del 1973, che da allora ha alimentato la nostra immaginazione sul fatto che la Luna avesse un lato oscuro, ovvero un lato mai illuminato dal Sole, sempre al buio e al freddo; e un altro chiaro, sempre visibile, dove distinguiamo chiaramente il profilo di una persona. The Man in the Moon.
In realtà non esiste nessun “dark side”, nessun lato oscuro, ma è vero che la Luna ruota esattamente come la Terra e quindi ci mostra sempre la stessa faccia. Quella dove 50 anni fa atterrarono i primi astronauti americani in uno storico giorno di luglio. Da allora si sono succeduti diversi altri allunaggi ma sempre sullo stesso lato della Luna, mai dietro. E non perché l’altro fosse “oscuro”, ma perché più lontano (infatti gli astrofisici lo chiamano “far side, il lato lontano”); e soprattutto più problematico dal punto di vista dei collegamenti radio.
Ora ci è arrivata una sonda cinese. La Chang’e 4 che era partita l’8 dicembre scorso a bordo del razzo patriottico Lunga Marcia 3B. Il successo spaziale della Cina stupisce solo quelli che non sanno degli immensi investimenti cinesi in tecnologia, dall’intelligenza artificiale ai supercomputer allo spazio stesso (a settembre nella provincia di Guizhou entrerà in funzione il FAST, il più grande telescopio del mondo, cinquecento metri di apertura e già 44 stelle scoperte prima ancora del varo ufficiale).
Che il futuro sarà un derby Cina-Stati Uniti è ormai abbastanza noto e certo. Quello che stupisce è il ritorno della Luna, che 50 anni fa era il più più grande sogno dell’umanità e poi ce la siamo dimenticati. Dopo lo sbarco cinese, quest’anno sono previsti altri due arrivi: uno dall’India e un altro da Israele. Tutti in cerca non si sa bene di cosa. Forse anche solo di dimenticarci i problemi terreni. Perché la Luna, come diceva il protagonista di un romanzo di Oriana Fallaci, è il sogno di chi non ha sogni. È quello il lato oscuro da illuminare: ricominciare a sognare.
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