Diciamo sempre ai nostri figli di stare attenti a quello che condividono online. Ma noi stiamo attenti a quello che condividiamo sui social relativamente ai nostri figli? Qualche tempo fa mi aveva colpito una statistica relativa al Regno Unito, dove prima del compimento del quinto anno di età, un bambino in media ha quasi 1500 foto condivise in rete da genitori e nonni: 1500 foto in rete di cui il bambino non sa nulla ma che gli faranno compagnia per tutta la vita. Ha senso?
Io, che pure faccio un utilizzo massiccio dei social media, sto molto attento a non condividere le foto dei miei figli. Attento, ovvero, non le pubblico quasi mai: mi è capitato un paio di volte quando la foto era molto bella e loro erano di spalle o in controluce. Insomma, irriconoscibili. Ne parlo oggi perché mi è appena capitata sotto gli occhi una sentenza di qualche giorno fa. Il 19 settembre il tribunale di Mantova si è espresso sul tema “dell’inserimento delle foto di figli minori sui social network nonostante l’opposizione di un genitore”. La vicenda è quella di due genitori separati con due figli molto piccoli (tre anni e un anno), affidati alla madre che si era impegnata a non pubblicare le foto dei figli sui social e a rimuovere quelle già postate. Cosa che non ha fatto.
La madre ha torto, ha stabilito il tribunale, dicendo che questo comportamento, non solo contravviene ad un accordo col padre, ma viola il diritto all’immagine e alla riservatezza dei bambini, e anche la convenzione di New York sui diritti del fanciullo. Questo vuol dire che con l’accordo dei due genitori è invece possibile farlo e postare foto private a manetta? Teoricamente sì, ma pensateci bene (qui un elenco dei possibili danni): selezionate le immagini, che oggi possono sembrarvi buffe e domani ridicole; limitate la condivisione agli amici intimi o alla famiglia. Insomma, sentenza o non sentenza, su questo gesto così istintivo e banale, come condividere la foto del proprio figlio, si gioca anche la costruzione della sua futura identità digitale. Fidatevi di me, con le loro foto digitali, create un bell’album di carta, magari da mostrare agli amici a cena. Altrimenti finirà davvero che prima o poi i figli banneranno i genitori dai social.