Questa mattina la canzone più ascoltata su Spotify è di Sfera Ebbasta. Ma anche la seconda. E la terza. E la quarta. Fino all’undicesima. Lì per lì ho pensato ad un errore, magari qualche hacker ha modificato i risultati della piattaforma di streaming più nota del mondo, mi sono detto. Ma lo stesso accade su Apple. E su YouTube. Ècosì, non ci sono errori. Undici su undici: è una cosa che neanche ai Beatles forse sarebbe accaduta se ci fosse stato lo streaming negli anni ‘60.
Eppure c’è qualcosa che va oltre la musica se le undici canzoni più ascoltate in Italia oggi sono di un giovane rapper che quasi nessuno con più di 30 anni ha mai sentito nominare, che fino ad mese fa non era mai stato intervistato da giornali e tv che adesso si affannano a ricostruirne la biografia: e così scopriamo che il suo vero nome è Gionata Boschetti, che è è diventato una star su Youtube già nel 2011, che è nato 25 anni fa, non è chiaro se a Sesto San Giovanni o a Cinisello Balsamo.
Ma quasi nulla è chiaro se non hai al massimo vent’anni in questa storia, perché questo ufo con i denti placcati d’oro, i capelli rossi e la pelliccia rosa, questo oggetto musicale non identificato per noi che abbiamo i capelli grigi, è un idolo per gli adolescenti e per quei ventenni sui quali tutti si interrogano in questi giorni, perchè il 4 marzo andranno a votare per la prima volta, e magari il loro voto determinerà il destino dell’Italia, e nessuno sa davvero come la pensano. In cosa credono. Cosa vogliono.
Nessuno per esempio sa che ascoltano a manetta Sfera Ebbasta e soprattutto perché. Più che consultare i sondaggisti, i leader politici dovrebbero leggere i testi delle canzoni di questo ragazzo per capire qual è il messaggio che mandano, di che mondo si parla; e magari guardare certi video su YouTube, per esempio quello in cui si vede Sfera Ebbasta qualche giorno fa a Milano in una piazza Duomo gremita di fan. Non c’è delirio in quelle immagini, ma divertimento sì. Quei ragazzi si stanno divertendo. Immagino lo stupore dei vigili. Che è anche il mio. La vita in fondo è quello che succede mentre noi scriviamo e diciamo sempre le stesse cose.