Credo che quando gli storici si interrogheranno su cosa è davvero accaduto in Italia nel corso del 2018, si serviranno anche dei video postati su Instagram della tragica festa per i 29 anni di Fedez organizzata dalla moglie Chiara Ferragni in un supermercato lombardo.
Mentre il Paese dibatteva su come combattere la povertà, e qualcuno ha addirittura promesso di abolirla per sei milioni di persone, i Ferragnez e i loro amici si lanciavano gli ortaggi o buttavano in terra i prodotti in scatola scompisciandosi dalla risate. Una scena solo un filino meno orrenda delle scuse posticce con tanto di lacrime e relativa promessa di fare beneficenza riparatoria.
Chiara e Fedez stavolta hanno sbagliato e i social, che finora li avevano idolatrati, non li hanno perdonati. Ci sta. Ma senza farne un caso di Stato. Mi chiedo piuttosto quanto in queste storia siano i social stessi la causa dell’incidente; quanto le piattaforme digitali che usiamo non siano in realtà uno strumento che sistematicamente tira fuori il peggio di noi.
Il meccanismo è stato analizzato e in fondo la domanda da farsi è: i Ferragnez avrebbero organizzato una festa così pacchiana se non avessero avuto milioni di followers a cui mostrarla in diretta? Forse no, forse quella festa era in realtà lo spettacolo quotidiano da offrire in pasto ai followers per incrementare i like.
Se così fosse vuol dire che il sistema ci sta sfuggendo di mano. Come dimostra un altro episodio di questi giorni: l’addio a YouTube di una delle youtubbers più famose del mondo: Marzia Bisognin, 26 anni e 7,5 milioni di followers, ha chiuso il suo canale con un video che in 24 ore è stato visualizzato quasi cinque milioni di volte. E’ il momento di fare altro, ha detto lei che ha passato gli ultimi sei anni a raccontarci tutto della sua vita. E’ un segnale importante, la scelta di Marzia Bisognin, del fatto che è necessario ritrovare un equilibrio.
Internet è meraviglioso e i social sono uno strumento importante. Ma lo è anche l’acqua eppure non lasciamo i rubinetti sempre aperti. Lo è l’elettricità eppure ogni tanto spegniamo la luce. Ecco, ogni tanto Internet va spento. C’è vita anche là fuori.