Avete notato anche voi qualcosa di nuovo nelle vostre caselle di posta elettronica? Avete visto la quantità di email che arrivano dai siti che frequentiamo di solito e dai servizi online che usiamo? L’obiettivo è solo uno: non perdervi come clienti, non perdere i vostri dati personali, che sono il giacimento con cui quelle aziende fanno fatturati da favola. Il rischio c’è: tra una settimana, il 25 maggio, entra in vigore il cosiddetto GDPR, ormai lo sapete, è il nuovo regolamento europeo della privacy online. Sancisce un principio sacrosanto: i vostri dati personali sono appunto vostri, mi riferisco al complesso di informazioni che disseminiamo ogni giorno navigando da un sito all’altro e che ogni giorno arricchiscono il nostro profilo, la nostra identità digitale, per meglio venderla agli inserzionisti pubblicitari.
Sono vostri, punto. Vuol dire per esempio che potrete cancellarli in qualunque momento o portarveli dietro se spuntasse un servizio concorrente che vi piace di più: pensate ai dati degli allenamenti che registrate su una app di corsa, o alle playlist che avete creato su un servizio di musica in streaming. Con un clic potrete portarli su una app alternativa, perché quella “storia” siete voi. Per le aziende digitali che sui nostri dati hanno costruito i loro modelli di business è una rivoluzione che può finire in una Caporetto. Mi spiego: nelle decine di email che ci stanno arrivando ogni giorno, con un tono fra il mellifluo e il furbetto, ci chiedono di confermare il fatto che li autorizziamo ad usare i nostri dati per i loro fini (tra i quali c’è anche offrirci un servizio migliore, personalizzato).
Tecnicamente dobbiamo fare una cosa che si chiama “opt-in”, cioé optare di aderire ad un servizio esplicitamente. Solo che di solito la percentuale di persone che a specifica richiesta decide di fare “opt-in” è del 10 per cento. Per chi sta dall’altra parte questo passaggio rischia di essere un disastro commerciale, per noi utenti è una grande opportunità. Guardate bene a quello che arriva nella posta in questi giorni. Stavolta non è spam.