Visto che oggi è il Blue Monday, il lunedì blu, che per qualche strano calcolo sarebbe il giorno più triste dell’anno, vorrei darvi una buona notizia. Il 2017 è stato l’anno migliore del mondo per l’umanità. Me lo ha ricordato un editorialista del New York Times Nicholas Kristof, lo stesso che un anno fa aveva sentenziato che l’anno migliore era stato il 2016.
Ora va detto che Kristof non è un matto e nemmeno un ingenuo come il protagonista di un celebre racconto di Voltaire. Il suo ragionamento parte dai dati (e da questo formidabile blog di Max Roser). Ogni giorno le persone che vivono in povertà estrema - meno di due dollari al giorno - diminuiscono di 217 mila unità. Ogni giorno 300 mila persone in più ottengono elettricità e acqua potabile. E se continuiamo così, fra 15 anni al massimo non ci saranno più né analfabeti né poveri “estremi”.
Ma il dato più clamoroso forse viene dai bambini: dal 1990 ad oggi più di 100 milioni di bambini sono stati salvati grazie ai vaccini. L’esempio migliore viene dalla poliomielite. E’ una delle malattie più crudeli, perché colpisce soprattutto i bambini e quando non li uccide li paralizza. Solo 30 anni fa c’erano 350 mila casi nel mondo; lo scorso anno sono stati 21. Cento anni fa a New York ci furono quasi novemila casi e oltre duemila morti.
Ora la polio è confinata a tre paesi: Nigeria, Afghanistan e Pakistan. E questo lo si deve ai vaccini (ce ne sono due versioni) e alle migliaia di vaccinatori che hanno somministrato il vaccino a due miliardi e mezzo di bambini (guardate il video alla fine del post).
E’ una battaglia, condotta a partire dal 1979 soprattutto dall’organizzazione Rotary, che ha avuto bisogno di risorse ingenti e ha trovato donatori generosi. Su tutti Bill Gates, il fondatore di Microsoft, che con la moglie guida una Fondazione attivissima su questo fronte. L’altro giorno Bill Gates ha fatto l’ennesimo gesto clamoroso: ha cancellato, pagandolo, il debito di 76 milioni di dollari che la Nigeria aveva contratto con il Giappone per i vaccini della polio.
E' ammirevole questa trasformazione di Bill Gates che negli anni '90 era forse l'antipatico numero uno della Silicon Valley e che adesso, che la Silicon Valley è in caduta libera di consensi, è diventato un autentico e indispensabile benefattore dell'umanità. Siamo ad un passo dalla vittoria, ha detto, il 2018 potrebbe essere il primo anno senza casi di poliomielite (qui lo spiega benissimo Time). E questa storia non cancella il fatto che la povertà, le malattie, l’ignoranza siano ancora lontani dall’essere sconfitti. Ma ci ricorda che grazie alla scienza, alla tecnologia, all’innovazione e al coraggio di molti il mondo sta sempre meglio. Anche se non fa notizia.