Nicholas Carr è uno scrittore americano di buon successo. Si è guadagnato una fama notevole con un primo saggio che i giornali americani hanno sintetizzato con la domanda “Google ci rende stupidi?”. A cui è seguito un libro, “The Glass Cage”, che in Italia è stato tradotto “Internet ci rende stupidi”. In questi ultimi due anni si è dedicato allo studio dei telefonini, gli smartphone, che naturalmente, ha concluso, ci rendono stupidi.
Detta così sembra che tutta la tecnologia di questi tempi moderni per Carr ci renda stupidi e che fosse meglio l’era in cui gli umani comunicavamo lasciandosi disegnini sulle pareti delle caverne dove abitavano. Ma questo approccio, per quanto curioso, sarebbe ingiusto.
Nel suo ultimo saggio infatti Carr rivela molte ricerche scientifiche condotte in questi anni per tentare di misurare gli effetti dell’uso dei telefonini sulle nostre capacità intellettive. La cosa ci riguarda parecchio perché se abbiamo uno smartphone, lo consultiamo circa 80 volte al giorno (5 volte ogni ora o 30 mila volte l’anno dipende da cosa vi fa più impressione). Questo per dire che gli smartphone sono diventati compagni inseparabili della nostra vita, la prima cosa che guardiamo appena svegli e l’ultima prima di addormentarci; e capire che effetto ha tutto ciò su di noi non è affatto banale.
Ecco alcuni dei risultati citati da Carr: uno psicologo dell’università del Texs, Adrian Ward, dopo 10 anni di studi, ha concluso che anche soltanto la vibrazione del telefonino provoca una distrazione che ci rallenta (ma allora anche il suono del citofono di casa, no?).
Un altro studio più recente su 41 possessori di iPhone ha concluso che quando uno sente il telefonino squillare ma non può rispondere la pressione del sangue sale (anche questo mi pare del tutto normale, accade anche con una chiamata dal telefono fisso).
L’università di San Diego ha poi osservato il comportamento di 520 studenti ed è emerso che chi aveva lasciato il telefonino a casa nei test andava meglio di chi lo aveva con sé, sebbene chiuso nello zaino, perché si concentrava più facilmente.
In generale, sostiene Ward, e quindi Carr, già soltanto avere sempre il telefonino con noi indebolirebbe le nostre capacità cognitive e di relazionarci con gli altri.
Si potrebbe andare avanti a lungo, citando altre ricerche simili. Io personalmente non credo che Google ci abbia reso stupidi e nemmeno Internet e nemmeno i telefonini. A patto di usarli con moderazione, saperli spegnere quando serve. Le stesse cose in fondo, sul rischio di stupidità, si dicevano un tempo della televisione, e poi dei videogiochi. Non credo che nel mondo in percentuale ci siano più stupidi oggi di cento o mille anni fa. Tutto fa male, se ne abusi. Se lo usi invece, ti migliora la vita.