I tre indizi per cui sarà Zuckerberg l'anti-Trump
I tre indizi per cui sarà Zuckerberg l'anti-Trump

I tre indizi per cui sarà Zuckerberg l'anti-Trump

Mark Zuckerberg nel suo viaggio incontra i membri della comunità di Oak Cliff a Dallas (foto Facebook)
Mark Zuckerberg nel suo viaggio incontra i membri della comunità di Oak Cliff a Dallas (foto Facebook)
Oggi, 19 gennaio, finisce l’era, otto anni, di Barack Obama. Domani inizia quella di Donald Trump, carica di incognite per l’America e per il mondo intero. E già si intravede quello che potrebbe essere il futuro, lo sfidante del nuovo presidente degli Stati Uniti. Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook. Non è una illazione, ci sono almeno tre solidi indizi che vanno in questa direzione. Il primo: un accordo fatto qualche mese fa con gli azionisti che gli consente di mantenere la guida e il controllo assoluto del social network anche in caso di un impegno politico. Il secondo: la sua assenza al pranzo organizzato qualche settimana fa da Trump a New York per fare pace con i leader della Silicon Valley (ha mandato la sua vice Sheryl Sandberg). E il terzo, il più forte di tutti: il giro degli Usa che ha appena iniziato e che durerà tutto l’anno. Non turismo, né affari: ma ascolto delle esigenze dei cittadini.

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