Sì certo in Texas, la prima tappa, ha anche visitato il suo nuovissimo data center alimentato interamente con l’energia del vento (e che dà lavoro a mille persone). Ma il resto del tempo lo ha trascorso come un leader politico in campagna elettorale: ha piantato un albero per contribuire a far nascere un parco di ortaggi ricordando Martin Luther King; ha visitato la sede della polizia, riflettendo su come Facebook può contribuire all’ordine pubblico; si è divertito ad un classico rodeo, e ha visitato alcune piccole città fermandosi a parlare con mamme e bambini dicendo frasi come “veniamo da storie diverse ma dobbiamo ritrovare il senso della comunità”.
Non è un caso: in Zuckerberg ambizione personale e visione del mondo sono stellari, lo ha dimostrato. Ci scommetto: sarà candidato alle prossime elezioni americane del 2020. Sarà il più giovane candidato della storia degli Stati Uniti (avrà 36 anni). Il più ricco di sempre (ha un patrimonio di 53 miliardi di dollari). E avrà dalla sua un social network con quasi due miliardi di utenti (oggi sono già un miliardo e 800 milioni).