Per capire che cosa ha in mente Jeff Bezos per il nostro futuro e a cosa punta davvero l’ultimo brevetto di Amazon che sta facendo discutere il mondo, consiglio di riguardare - magari su YouTube - Tempi Moderni. È un film del 1936, uno dei capolavori di Charlie Chaplin. È un film muto, in bianco a nero, quindi può sembrare antichissimo eppure a suo modo è visionario. Parla di noi. Il protagonista è un operaio di una catena di montaggio che deve stringere bulloni, stringere bulloni e basta, al punto che dopo poco tempo diventa egli stesso un elemento della catena di montaggio. Una macchina.
E veniamo al doppio brevetto che ha appena ottenuto Amazon, dopo quasi due anni di attesa dalla domanda: si tratta di un braccialetto che attraverso ultrasuoni o onde radio consente di sapere cosa sta facendo il lavoratore in un magazzino, quale pacco sta prendendo, dove la sta depositando, e di indirizzarlo con delle vibrazioni silenziose. Secondo Amazon si tratta di uno strumento che serve ad evitare al magazziniere di perdere tempo con il pacco sbagliato - e rende inutile un sistema di monitoraggio video continuo dei lavoratori.
Eppure c’è qualcosa di inquietante in questi magazzinieri radiocomandati. Anche perché già adesso le performance richieste ai lavoratori di Amazon non sono banali: una inchiesta della BBC qualche anno fa ha svelato che in un turno un magazziniere percorre 17 chilometri e gestisce un ordine ogni 33 secondi. Certo i brevetti sono solo la protezione riconosciuta a tecnologie innovative che non è detto che vengano poi utilizzati: recentemente Amazon ha brevettato un sistema di tunnel sotterranei per la consegna dei pacchi; e ha fatto domanda che per un sistema di stazioni volanti servite da droni. Roba da fantascienza. Ma poi invece qualcosa diventa realtà: qualche giorno fa Amazon ha inaugurato il primo supermercato senza commessi e cassieri. Senza umani, se non i clienti. Nei magazzini di Amazon invece questi brevetti sembrano dirci che gli umani resisteranno. A patto di robottizzarsi un po’. I tempi moderni di Chaplin assomigliano sempre di più ai nostri.