Il Cdm che dovrà decidere se rinnovare il mandato a Visco oppure scegliere un'altra opzione per la guida di Bankitalia si dovrebbe tenere venerdì prossimo. Dal Quirinale, viene riferito, non giunge nessuna pressione sul governo per accelerare sui tempi. E anche l'esecutivo intende confermare il 'timing' fissato nei giorni scorsi.
Un possibile compromesso
A palazzo Chigi si sta valutando qual è la strada migliore da percorrere. Perché è vero che la riconferma di Visco porterebbe a garantire i mercati e a contribuire a fornire stabilità al sistema bancario ma è altrettanto vero, come si sussurra nel Pd, che occorrerà tenere ben presente l'orientamento arrivato dal Parlamento. "Come si fa a confermare Visco quando più della metà delle forze parlamentari si è schierata contro questo tipo di scelta?", sussurra più di un 'big' dem. Non si esclude quindi una soluzione che potrebbe essere percepita come una sorta di compromesso. Ovvero quella di 'promuovere' una figura interna, come Rossi o Panetta.
Renzi da diversi giorni ha sottolineato che rispetterà la volontà dell'esecutivo, ovvero nulla da dire se la gestione di palazzo Koch verrà affidata all'attuale guida dell'organismo di via Nazionale. Ma nel partito democratico aumenta la convinzione che Gentiloni possa convergere su un nome che garantirebbe comunque la continuità di azione di Bankitalia. Nel Pd non si nasconde che la mozione presentata martedì scorso in Parlamento abbia creato un clima di scontro che in qualche modo ha influito negativamente sulla 'pax' interna al partito e contribuito a rallentare il lavoro sulla coalizione in corso. Ma sul merito della battaglia nessuna intenzione di fare un passo indietro. La stessa Boschi si è detta pronta a sfidare Di Maio in un confronto tv (Vespa si è offerto per ospitare il faccia a faccia).
Il Quirinale rimane in attesa
Il Colle nel frattempo attende le decisioni del governo. Anzi si ritiene che, vista la fibrillazione che si è innescata sulla scelta, sia necessario rispettare nel modo più attento possibile tempi e modalità istituzionalmente corretti. Dunque venerdì si dovrebbe tenere la riunione del Consiglio dei Ministri durante la quale il Presidente del Consiglio proporrà il nome del nuovo governatore di Bankitalia. A quel punto il consiglio superiore di via Nazionale esprimerà il suo parere e il Capo dello Stato potrà firmare il suo decreto di nomina.
Da qui a venerdì non sono previsti incontri tra premier e il Presidente della Repubblica, anche se è ovvio che ci saranno dei contatti. E comunque la linea che corre tra palazzo Chigi e il Quirinale sembra già condivisa e, al di là dei possibili nomi che nessuno ha ancora ufficializzato, sembra tenere in gran conto il criterio della continuità istituzionale in una fase che si preannuncia delicata per i passaggi nazionali ed europei che interessano gli istituti centrali.