Da Forza Italia si stupiscono per le reazioni di Salvini. Il nome di Gallitelli, viene fatto notare, è una garanzia ma è stato speso per ribadire la necessità di puntare in futuro su profili competenti. L'ex comandante generale dei carabinieri (chi lo ha sentito riferisce che è rimasto lusingato per essere stato chiamato in causa) in questo caso è stato nominato, viene spiegato, per sottolineare l'importanza di investire sul tema della sicurezza. Berlusconi da tempo rilancia la proposta dei poliziotti di quartiere e di inviare militari fuori dalle caserme per controllare le strade. Ma è chiaro che dietro la strategia di proporre nomi per un eventuale governo targato centrodestra c'è un messaggio rivolto al leader del Carroccio. Per il Cavaliere il candidato premier dovrà essere un moderato.
Gallitelli in un ipotetico esecutivo, spiegano fonti parlamentari azzurre, potrebbe essere ministro della Difesa. Del resto l'ex presidente del Consiglio in ogni riunione ne parla come un servitore dello Stato. Nel gioco dei ministri in FI si spende il nome del segretario della Lega al Viminale e quello della presidente di Fdi al Lavoro. Ma Salvini non vuol proprio sentir parlare di schemi, di assegnazioni di ministeri e di poltrone. Gallitelli? "Questa non l'avevo mai sentita, è nuova", taglia corto il leader del partito di via Bellerio che in questi mesi ha bocciato in sequenza anche le possibili candidature di Draghi, Marchionne, Zaia.
Ma nel Carroccio si smarca Maroni: "Gallitelli? Lo conosco bene perché é diventato comandante generale dei carabinieri nel 2009 quando io ero ministro dell'Interno, lo conosco bene e lo stimo". Ed ancora: "Berlusconi ha questa capacità straordinaria di tirar fuori dal cilindro ogni tanto queste cose qui, il che vuol dire che è tornato protagonista e ha iniziato la campagna elettorale". "Il nome del generale è stato fatto - osserva Brunetta - come esempio di un civil servant di straordinaria capacità e integrità". Gallitelli? "Già morto politicamente", commenta Di Maio del Movimento 5 stelle. "Berlusconi è un disco rotto", rincara la dose Di Battista.
Il Cavaliere nei giorni scorsi ha lanciato anche la proposta di un ministero della terza età e pensa anche ad un dicastero per l'innovazione da assegnare ad un giovane imprenditore. Ma con la Lega andrà trovato l'accordo sul programma e ancora non si è discusso di candidature e di collegi. Salvini nel frattempo però ha chiuso le porta a chi ha sorretto il governo Renzi. Non potranno essere schierati nei collegi uninominali, l'alt imposto dal Carroccio. L'ex premier sta promuovendo l'operazione quarta gamba del centrodestra promossa da Costa, Quagliariello, Fitto e Zanetti e nella quale potrebbe rientrare anche Cesa.