Dopo l'incontro con Salvini e l'apertura di lunedì del vicepremier a Tajani, Berlusconi con i suoi interlocutori non nasconde più il suo ottimismo. Soprattutto dopo che la maggioranza è andata sotto su un emendamento al disegno di legge anticorruzione.
La sua convinzione è che il governo cadrà presto. Avvalorata, secondo il resoconto fatto a più di un dirigente azzurro, dalle confidenze che il segretario della Lega gli avrebbe affidato. Dalla preoccupazione comune, a detta dell'ex premier, per l'aumento dello spread e gli attacchi dei poteri forti ai timori per l'offensiva degli altri Paesi nei confronti dell'Italia sulla manovra. Preoccupazioni che il Cavaliere ha espresso anche recentemente al presidente della Repubblica, Mattarella, in un incontro tenutosi una decina di giorni fa.
Berlusconi ha sottolineato, spiega chi gli ha parlato, della volontà di Salvini di andare avanti, del rapporto di fiducia con Di Maio. Di voler provare a far durare la legislatura, ma - secondo il Cavaliere - il ministro dell'Interno avrebbe anche rivolto l'invito al presidente di FI di prepararsi comunque ad ogni evenienza.
Per l'ex presidente del Consiglio dunque ci sono, soprattutto dopo il ko della maggioranza sul ddl anticorruzione, i segnali sul fatto che l'esecutivo possa avvitarsi in una crisi nelle prossime settimane.
Un piano per il Senato
La freddezza tra M5s e Lega è testimoniata anche dall'accoglienza del partito di via Bellerio alle parole di Bonafede sullo stop alla prescrizione. E dalle accuse reciproche tra i due azionisti di governo dopo lo scivolone alla Camera. Ma Salvini ha ripetuto anche oggi la sua volontà di rispettare il contratto di governo per i prossimi cinque anni. "Il voto è stato sbagliato", ha spiegato.
Tuttavia per Berlusconi le incomprensioni tra M5s e Lega aumenteranno con la manovra. E potrebbero scoppiare a palazzo Madama dove i voti di differenza tra maggioranza e opposizione sono più risicati. Dobbiamo - questo l'invito rivolto ai suoi - insistere per far saltare questo governo al Senato. Al Cavaliere hanno riferito che un gruppo di pentastellati, in divergenza con i vertici, sta bussando alle porte del gruppo misto. Ma l'ex presidente del Consiglio fa affidamento anche sui senatori della Lega, soprattutto sui veneti che a suo dire non possono accettare la logica del reddito di cittadinanza e i punti della legge di bilancio.
Per Berlusconi l'incidente vero e proprio potrebbe arrivare proprio nel passaggio sul ddl anticorruzione al Senato perché a suo dire la Lega non può accettare di intestarsi la battaglia del Movimento 5 stelle sulla prescrizione. Il suo 'refrain' è sempre lo stesso: occorre un governo di centrodestra. "Il fatto è che la Lega - dice un 'big' azzurro - teme la nascita di un governo tecnico oppure un esecutivo sostenuto dal Pd e dal Movimento 5 stelle".
Al momento si registrano le fibrillazioni all'interno della maggioranza, con Di Maio che ha provato a rassicurare Salvini sulla lealtà del Movimento sul dl sicurezza ("O si approva entro il 3 dicembre o salta", ha detto il vicepremier). Ma FI (i vertici stanno studiando un cambio del simbolo, inserendo la parola 'Popolari' o il riferimento al Ppe) continuerà a pressare in vista delle regionali. "Questo governo - la previsione di Giorgia Meloni - non cadrà prima delle Europee". Poi la correzione: "Forse anticiperanno i tempi...".