Il pressing affinché Berlusconi si candidi alle Europee è ancora forte ma FI sta lavorando sotto traccia ad un piano di rilancio per l'appuntamento che ci sarà il prossimo anno. A prescindere o meno dalla presenza del Cavaliere che in ogni caso sarà in campo per fare campagna elettorale. L'obiettivo è quello di arrivare a liste uniche dei moderati dando piena cittadinanza al mondo cattolico, ai riformisti, ai liberali, alla società civile. Ecco perché, secondo quanto si apprende, l'ipotesi concreta è quella di modificare il simbolo. Ci sarà sempre il logo di FI ma comparirà anche quello del Ppe con un riferimento anche all''Altra Italia'. Non si tratta di un nuovo partito ma del target considerato da Berlusconi e Tajani come un bacino da cui attingere nuovi consensi. Ovvero quei cittadini, spesso silenziosi, che non si riconoscono nel governo giallo-verde.
Dunque se Salvini per le Europee sta lavorando ad un cartello sovranista che tenga dentro, tra gli altri, i Conservatori e Riformisti Europei che ora annoverano tra le proprie fila Giorgia Meloni, FI prepara un contro-piano. Per isolare proprio il segretario del partito di via Bellerio che - questo il ragionamento alla base del progetto moderato - non avrà alcuno spazio di manovra in Europa. Sia perché ad esprimere i commissari saranno comunque gli Stati membri e sia perché i Paesi di Visegrad, l'Afd tedesca e perfino Orban e Kurz puntano il dito contro Roma rea di creare pericoli all'Europa per la sua battaglia sulla legge di bilancio.
Il nodo dei rapporti con la Lega
Oggi è prevista la partecipazione di Berlusconi al congresso dei giovani del partito. Ci sarà il saluto della coordinatrice, Annagrazia Calabria ("Lascio un movimento sano e vitale, pieno di giovani con tanta voglia di lavorare che vanno valorizzati", ha sottolineato) e poi l'intervento del Cavaliere. Rivolto all'Altra Italia affinché prenda posizione contro i Cinque stelle che, a detta dell'ex premier, "sono ancora più pericolosi dei comunisti". Per Berlusconi si tratta di "una nuova sfida dopo quella del '94".
Ma l'ex presidente del Consiglio inviterà anche la Lega a riconoscersi nei valori del centrodestra e non a restare fuori da quel perimetro nel quale - a suo dire - non è possibile avallare lo stop alla prescrizione e il blocco delle grandi opere. Il partito azzurro è sempre piu' in fibrillazione. La settimana scorsa in una cena ad Arcore i big di FI hanno di nuovo chiesto al Cavaliere di tagliare ogni ponte con il partito di via Bellerio mentre Toti continua a non risparmiare critiche nei confronti della classe dirigente. Ma l'ex premier considera importante il passaggio delle prossime Regionali e per questo motivo domani si dovrebbe limitare a spedire l'ennesimo messaggio a Salvini affinché interrompa i suoi rapporti con i pentastellati.