Nervi tesi, sospetti di complotti, liste di proscrizione, conte e contro-conte. Il Pd si avvicina alla riunione della direzione di giovedì in un clima di lunghi coltelli dopo che le parole di Matteo Renzi da Fabio Fazio, domenica, hanno infiammato il clima.
La minoranza e, per la prima volta, anche parte della maggioranza a cominciare da Maurizio Martina e Dario Franceschini hanno criticato il modo con cui l’ex segretario è intervenuto e l’aria si è fatta rovente.
Il coordinatore della segreteria Lorenzo Guerini ha raccolto le firme dei renziani su un documento che chiede che la direzione non si trasformi in una “conta interna”; tra i promotori anche i capigruppo di Camera e Senato Graziano Delrio e Andrea Marcucci.
Apriti cielo: Andrea Orlando ha subito notato che “non si era mai vista una conta promossa dai capigruppo per evitare la conta”. E i maligni assicurano a taccuini chiusi che il documento è stato il tentativo dei renziani di evitare una conta che avrebbe visto la linea dell’ex segretario andare in minoranza. Le minoranze hanno fatto sapere di voler comunque procedere a una votazione: alle 15,30 di giovedì, senza streaming, si aprirà il sipario.
Ad aggiungere sale sulle ferite, da alcuni giorni è apparso sul web un sito aperto da un “elettore Pd”, ‘Senzadime.it’, che raccoglie i nomi dei componenti della direzione favorevoli e contrari all’accordo con il M5s. “E’ una lista di proscrizione” hanno tuonato dalla segreteria, e Maurizio Martina ha chiesto che il sito venisse chiuso: “c’e’ un limite che non andrebbe valicato”. Detto, fatto, dal sito sono spariti i nomi dei componenti, sono rimasti solo i numeri.
Ma la tensione ormai è alle stelle, chi osserva da fuori spiega che ormai poco c’entra il tema su cui la direzione era stata convocata: il M5s ha già detto che non vuole più fare un accordo di governo con il Pd.
Resta da decidere la leadership interna al Pd, chi guida veramente il partito. E, aggiunge qualcuno, in caso di voto anticipato, la posta in gioco è una sola: chi stilerà le liste elettorali delle prossime elezioni.