Il Pd si è scongelato. O almeno così sembra. Al termine delle consultazioni con Roberto Fico, presidente della Camera incaricato da Sergio Mattarella di verificare se si può dar vita a un governo M5s-Pd, il segretario reggente Maurizio Martina ha dichiarato la sua “disponibilità” a valutare un dialogo con i 5 Stelle se ci sarà un “fatto nuovo” e cioè se il Movimento chiuderà definitivamente il ‘forno’ del confronto con Lega e centrodestra.
Giù dall'Aventino
Una novità dopo quasi due mesi di dichiarato Aventino dei democratici, deciso all’indomani della disfatta alle elezioni. Se sarà una rivoluzione copernicana, lo si capirà nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Solo dopo aver sentito dalla voce di Luigi Di Maio se veramente il forno con Matteo Salvini è chiuso si saprà se la precondizioni posta dal Pd sarà accolta.
C’è poi da capire se tutto il Pd seguirà la linea esposta da Martina. Per questo lo stesso segretario reggente ha annunciato la convocazione di una direzione nei prossimi giorni. E quella sarà la sede in cui i nodi potrebbero venire al pettine: si verificherà cioè se Matteo Renzi bloccherà anche questa apertura, se avrà la maggioranza o se passerà la linea dialogante esposta da Dario Franceschini.
Un appello alla responsabilità
Di certo il Pd ha compiuto un passo che è insieme nuovo ma anche atteso. La novità è sotto gli occhi di tutti dopo otto settimane di ‘tocca agli altri’. Ma è anche vero che difficilmente i dem avrebbero potuto continuare a dire di no all’appello alla responsabilità fatto da Sergio Mattarella. Dare un governo al Paese “è un dovere” ha detto lunedì il Capo dello Stato e non è un caso che lo stesso Martina abbia sottolineato che lo stallo dovuto ai tatticismi "non lo si deve certo al Pd".
Ora si devono quindi aspettare diversi passaggi: la riunione congiunta dei gruppi M5s, la direzione Pd, l’incontro in cui Fico riferirà al Quirinale l'esito dei colloqui di questi giorni. Ma quel che è certo è che i dem sono tornati in partita e se non scenderanno in campo fin da subito in un governo con il M5s, di certo si stanno scaldando per un possibile governo di responsabilità se lo chiederà il presidente della Repubblica.