"Il vento è cambiato", sostiene Berlusconi. Ma il segnale che la situazione politica è mutata per il Cavaliere non arriva solo dal risultato siciliano. Mi ha colpito vedere in tv Renzi - ha sottolineato l'ex premier durante un incontro con i coordinatori - attaccato dai giornalisti che fino a qualche giorno fa lo adulavano. Sono stati anche un po' maleducati nei suoi confronti.
Al di là della performance del segretario dem a 'Di martedi'' (per l'ex presidente del Consiglio non è andato bene, era in difficoltà) Berlusconi è convinto sempre di più che lo scontro alle Politiche sarà tra centrodestra e Movimento 5 stelle. La campagna elettorale è iniziata, in questi cinque o sei mesi occorrerà - questo il ragionamento - andare sul territorio e conquistare collegio su collegio.
"Le liste dovranno essere pulite"
De Luca non era nostro ma le liste dovranno essere pulite, non bisogna prestare il fianco alle critiche: così il Cavaliere ha motivato i suoi, spiegando di essere dispiaciuto per non essere andato prima in Sicilia, FI avrebbe potuto ottenere un risultato anche migliore. E aggiungendo che oltre alla cosiddetta 'quarta gamba' del centrodestra che sta costruendo l'ex ministro Costa (e Berlusconi ha annoverato tra le fila anche Fitto, tra la sorpresa generale visti i rapporti non idilliaci tra i due fino a qualche tempo fa) ci sarà anche una formazione più cattolica guidata da Cesa e Rotondi e probabilmente altre liste, tra cui quella degli animalisti (se nei sondaggi supererà il 3%) e della società civile, con espressioni provenienti dal mondo delle categorie. Chi si aggiungerà però nella coalizione del centrodestra dovrà formare autonomamente dei listini nel proporzionale, FI non ospiterà nessuno, la linea emersa oggi a palazzo Grazioli. Porte chiuse anche a chi non si è regolarizzato con i pagamenti nel limite del 30 settembre e a chi non si è iscritto in tempo.
"Con Salvini e Meloni l'accordo si troverà"
La trattativa sui collegi non sarà facile, ammette il Cav, ma con Salvini e Meloni l'accordo si troverà, anche sul futuro governo (12 dei 20 ministri dovranno venire dalle professioni) e sul programma. Un programma, basato sul cosiddetto 'Albero della Liberta'' e che dovrà comprendere, tra l'altro, una quota pensionistica alle casalinghe e l'eliminazione anche dell'Imu sulla seconda casa. Berlusconi partirà in campagna elettorale dal nord, forse dal Veneto, farà tappe nelle principali province italiane, con interviste tv e radio. "Prepariamoci al voto", l'incipit dell'ex presidente del Consiglio che ha ascoltato i vari coordinatori. È emerso che FI rivendicherà il candidato della regione Friuli (c'è il capogruppo Riccardi) e quello del Lazio. Ma l'ex presidente del Consiglio ha sottolineato soprattutto la necessità di intercettare chi non va a votare, perché c'è molta gente sfiduciata. Da qui l'importanza di mettere in lista nomi credibili. Le scelte saranno compiute anche grazie al lavoro dei coordinatori regionali e dovranno - la tesi ribadita oggi a palazzo Grazioli - tener presente chi non ha fatto politica finora. Inutile dire che Berlusconi ha ripetuto che il M5s rappresenta il pericolo numero uno. Renzi - il ragionamento che l'ex premier ha condiviso con gli azzurri - sembrava invincibile fino a qualche mese fa e invece ora è in grande difficolta'. Poco spazio alle battute nel pranzo (vegetariano) di lavoro in via del Plebiscito. "Riunione molto operativa", viene spiegato. Anche se l'ex premier ha invitato alcuni presenti a dimagrire, sottolineando di essersi rimesso in forma grazie ad una cura di benessere e attività fisica.