La lista +Europa con Emma Bonino si alleerà con il Pd o correrà da sola? Ancora poche ore e si saprà qualcosa di più sul suo destino. Tutto dipenderà dal regolamento attuativo della legge elettorale che il Viminale sta predisponendo riguardo alla raccolta di firme: se conterrà una lettura più ‘morbida’ del Rosatellum, la lista si potrà presentare e sarà più facile l’apparentamento con il Pd, se conterrà una lettura più restrittiva gli europeisti e i radicali italiani rischierebbero o di non correre o comunque di fare una difficilissima corsa in solitaria.
Emma Bonino ha lanciato più volte il suo grido d’allarme, arrivando anche a chiedere e ottenere un colloquio con Sergio Mattarella. Per il Pd Piero Fassino ha rassicurato che il suo partito aiuterà +Europa a raccogliere le firme. Ma la disponibilità del Pd non basta a tranquillizzare i potenziali alleati, che attendono appunto il regolamento del ministero dell’Interno.
La soluzione che permetterebbe di risolvere il complicato rebus, sarebbe permettere alla lista radicale ed europeista (unica costretta dalla legge a raccogliere le firme) di presentare i moduli con le firme ma senza i nomi di tutti i candidati.
Intanto la campagna elettorale prosegue. I punti programmatici sono già fissati e vanno da una visione europeista improntata a principi federalisti, alla serietà sui conti pubblici: in un mondo sempre più polarizzato tra Usa, Cina e Russia, secondo +Europa solo una Unione più forte ha chance di farsi valere. Si tratta di una scommessa con venature alla Macron, in un paese in cui sta invece prevalendo una lettura antieuropeista o, nel caso del Pd, un europeismo tiepido e critico. Ma non manca, ovviamente, il capitolo dei diritti civili, dalla legalizzazione della cannabis allo ius soli al rafforzamento delle unioni civili.
“L’attenzione dei cittadini è tanta, sui nostri social arriva un messaggio al minuto e spesso sono di disponibilità ad aiutarci e a sostenerci” fanno sapere dal quartier generale della lista. Mancano ancora due dettagli di non poco conto. I candidati che affiancheranno Benedetto Della Vedova, Emma Bonino e Riccardo Magi, ma tutti i partiti sono ancora alla ricerca dei volti da affiancare al loro simbolo. E soprattutto manca il quadro di alleanze. Il dialogo con il Pd, sul piano programmatico, era a buon punto, ora manca l’ultimo passaggio: senza una apertura sulle firme e un accordo sui candidati all’uninominale il Pd dovrà fare a meno dell’alleato radicale e la lista +Europa dovrà correre da sola, avendo come arduo obiettivo di superare il 3% a livello nazionale.