Autonomia nel suo ruolo di guida del governo, attenzione alla fiducia dei mercati, rispetto dei vincoli di bilancio. Quasi due ore di colloquio, più del solito, sono serviti a Sergio Mattarella per il primo incontro con Giuseppe Conte. Un incontro istituzionale, servito per affidare al professore indicato da M5s e Lega l'incarico per formare l'esecutivo dopo una profonda valutazione; ma anche un primo incontro personale e politico per conoscere l'homo novus e rivolgergli molte raccomandazioni.
Lo sconcerto per l'attacco di Di Battista
Il Capo dello Stato ha riflettuto a lungo, quasi 48 ore, prima di incaricare Conte. Erano note le perplessità sulla scelta di una personalità slegata fino a poche settimane fa dalla politica per la guida di un governo politico frutto dell'intesa tra due forze che avevano affrontato le elezioni in competizione tra loro. Perplessità aumentate dopo che ieri erano circolate sulla stampa le notizie sul curriculum di Conte e che avevano suggerito un ulteriore supplemento di indagine per capire l'accoglienza nazionale e internazionale di questa ipotesi. E anche per capire, fino all'ultimo, fino a questa mattina, se da M5s e Lega avrebbero potuto esserci ripensamenti. Ma Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno tenuto duro sul nome indicato già lunedì pomeriggio, con un di più di asprezza dovuto alle parole di Alessandro Di Battista che si è scagliato contro il Capo dello Stato 'reo' di non aver ancora incaricato Conte. Un attacco che ha creato sconcerto al Colle, ma a cui ha risposto il presidente della Camera Roberto Fico, riconoscendo al Presidente di essere stato sempre inappuntabile, accorto e imparziale.
Mattarella ha voluto fare un ultimo sondaggio in mattinata con Di Maio e Salvini, che gli hanno confermato l'indicazione di Conte, assicurando al Presidente che il professore è una persona per bene, sulla moralità della quale potevano garantire. A quel punto è partita la convocazione per il tardo pomeriggio al Quirinale.
Un colloquio "utile e cordiale"
Conte è arrivato in taxi, con una cartellina di documenti sotto al braccio, con abito blu scuro d'ordinanza. Poi la lunga attesa di politici e giornalisti. Quasi due ore di colloquio, definito da fonti del Colle molto cordiale e utile per conoscersi e parlare della situazione del Paese.
Il Capo dello Stato ha ricordato al futuro premier il ruolo che gli assegna la Costituzione, che deve essere svolto con autonomia e autorevolezza, oltre alle difficoltà dell'economia e dunque la necessità di garantire agli italiani la sicurezza finanziaria e all'Italia la fiducia dei mercati. In questo senso il Presidente ha anche sottolineato la necessità per il governo di rispettare i principi della Costituzione, tutti, compreso l'articolo 81 sui vincoli di bilancio.
Nessun accenno alla squadra di governo
Conte ha garantito a Mattarella tutta la sua collaborazione, tanto che quando è uscito, visibilmente emozionato nella loggia d'onore, ha letto una cartellina con alcuni accenni che echeggiavano le parole chiave di M5s e Lega, dalla difesa degli interessi nazionali all'impronta di governo di cambiamento, ma ha anche confermato la collocazione internazionale ed europea dell'Italia. Nessun accenno, si assicura al Colle, alla squadra di governo. Conte avrebbe solo assicurato a Mattarella di voler dar vita a una squadra "efficiente" i cui componenti rispettino criteri generali in linea con il programma che Conte ha esposto appena uscito dallo studio alla Vetrata.
Il premier incaricato, dopo le visite di prassi ai presidenti di Camera e Senato, ha messo a punto il calendario delle sue consultazioni, che svolgerà da domani, poi tornerà al Quirinale per sciogliere la riserva e portare la lista dei ministri a Mattarella. Resta da sciogliere il nodo del ministero dell'Economia, per cui la Lega insiste sul nome di Paolo Savona ma su cui permangono alcune perplessità del Colle e, secondo quanto rimbalza da ambienti parlamentari, non solo quelle. Se i tempi saranno rispettati, nel fine settimana potrebbe esserci il giuramento e nella prima metà della prossima settimana la fiducia di Senato e Camera.