C’è una dimensione latente che lega un prodotto creativo alle nuove tecnologie. L’obiettivo di DoCent è quello di renderlo esplicito agli insegnanti. O, almeno, di provarci.
DoCent è un progetto europeo finanziato dal programma ErasmusPlus e mira a coinvolgere formatori di insegnanti, centri di ricerca e società del settore delle tecnologie educative (EdTech) per promuovere la creatività digitale nel campo della formazione. Coordinato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli, DoCent coinvolge le università di Barcellona e di Atene, l’European University Foundation di Lussemburgo, il CreaTIC Nens (Spagna) e Smarted, startup specializzata in tecnologie educative.
Ancora oggi creatività e nuove tecnologie sono vissute come fenomeni appartenenti a dimensioni cognitive ed esperienziali differenti. A due mondi contrastanti. La creatività è infatti solitamente associata al campo artistico, con una focalizzazione quindi sul “prodotto” con caratteristiche di originalità, novità, innovazione. Quando, invece, ci riferiamo alle nuove tecnologie pensiamo a un campo squisitamente tecnico, basato su competenze strutturate, formali, logiche, “scientifiche”. Eppure, gli studiosi ci dicono che il mercato del lavoro dipende sempre più dalle potenzialità creative e dalle competenze digitali individuali. E non è un caso.
Cos’è la creatività e perché può essere potenziata
Ma vediamo cosa intendiamo per creatività nel progetto DoCent. Sono molte le interpretazioni teoriche elaborate al fine di comprendere i processi sottesi al pensiero creativo. Wertheimer, per esempio, interpreta la creatività soprattutto come manifestazione del pensiero produttivo, caratterizzato dalla capacità della mente di trovare da sola soluzioni non ancora acquisite ai problemi posti dalla realtà circostante.
Guilford, a proposito d’intelligenza multifattoriale, distingue il pensiero convergente dal pensiero divergente, tipico di quegli individui che propongono soluzioni originali rispetto ai più. La fluidità, ossia la ricchezza del flusso d’idee ed espressioni evocate da un qualsiasi stimolo, la flessibilità, ossia la facilità con cui il pensiero passa da un concetto all’altro, l’originalità, ovvero il grado con cui le idee elaborate si distaccano da quelle comuni, rappresentano le dimensioni fondamentali che caratterizzano il pensiero creativo. DoCent guarda alla creatività come combinazione di processo e prodotto. E crede fortemente che la creatività possa essere supportata, stimolata, potenziata.
Tecnologie e apprendimento “significativo”
La confluenza dell'utilizzo delle nuove tecnologie nell’ambito educativo è ormai un processo iniziato da anni e in corso di espansione. La sua applicazione, tuttavia, non procede sempre in maniera lineare, per molteplici motivi legati non soltanto all'effettiva applicabilità delle tecnologie all'interno dei contesti-classe, ma anche in funzione di una ricerca sempre crescente che ne evidenzia peculiarità, opportunità, limiti e risorse.
La psicologia dell’educazione si è da tempo concentrata sull’individuazione delle strategie più efficaci per favorire l’apprendimento. L’approccio costruttivista individua nell’incoraggiamento degli allievi a imparare attivamente e a partecipare impegnandosi in attività autonome, le strategie più efficaci per produrre non solo apprendimento, ma apprendimento “significativo”. In questo modo le dimensioni utili a promuovere l’apprendimento significativo (la motivazione intrinseca, il legame con l’esperienza diretta, la sorpresa produttiva, la ricerca di senso), diventano strettamente connesse agli “strumenti” che consentono di produrre tali processi.
Formazione digitale, un ritardo (europeo) da colmare
La Commissione europea (2013) riferisce che il 58% degli insegnanti non ha ricevuto alcuna formazione su come utilizzare le tecnologie digitali in classe. Inoltre, solo la metà degli stati membri integra le tecnologie digitali nei propri sistemi educativi (Commissione europea, 2014). In più, gli insegnanti posseggono scarse competenze per la pedagogia digitale e gli approcci pedagogici per l'utilizzo delle tecnologie digitali non sono sufficientemente disponibili.
Soltanto il 20-25% degli studenti dichiara di beneficiare di un tipo di insegnamento caratterizzato da competenza digitale (Commissione europea, 2013). Il progetto DoCent offre uno spazio sperimentale di formazione dei docenti alla creatività digitale sfruttando strumenti in parte inediti o comunque poco diffusi: serious game, Mooc (Massive Open Online Courses), interfacce tangibili e oggetti intelligenti.
(di Luigia Simona Sica, Michela Ponticorvo, Orazio Miglino)