Il 2018 è alle porte e ormai sono passati dieci anni dalla grande crisi che ancora oggi non si è capito se sia finita o meno. Il mio più grande augurio per il nuovo anno? Vorrei che tutti noi iniziassimo a non sperare che tutto torni come prima della crisi ma iniziassimo a vivere il presente interpretando il futuro. Basta parlare delle crisi che ha piegato l’economia, una crisi che molti adducono ai subprime ma che in realtà era figlia di un mondo ormai cambiato rispetto alle metriche e logiche precedenti. La crisi, ma soprattutto il suo post, sono delle grandissime opportunità per cambiare, migliorare ed evolversi.
Ho iniziato a lavorare in quel 2008 e non so come fosse davvero il mondo lavorativo prima ma quello che ho sperimentato sulla mia pelle è che se vogliamo andare avanti dobbiamo affrontare i cambiamenti, senza aspettare, come ahimè molti stanno facendo, che tutto torni come prima. Oggi abbiamo la possibilità di cambiare il mondo per come lo abbiamo sempre conosciuto e trasformarlo in quello che vorremmo fosse. Abbiamo tutti gli strumenti, grazie alla tecnologia che ha abbassato le barriere all’ingresso a quasi tutti i mercati, e la possibilità di connetterci con chiunque e in qualunque momento, grazie a smartphone e social network. Abbiamo la possibilità unica di cambiare il mondo, senza più scuse. Un esempio? La blockchain è uno dei casi che ci fa capire che non esiste più un centro prestabilito ma che tutto può essere davvero ripensato e ridefinito dal basso. Oggi abbiamo il lusso di poter innovare e migliorare gli aspetti di vita di ogni cittadino, professionista, in base alle sue necessità, singole e di comunità, senza pensare di poter contare solo sulle istituzioni.
Il mio proposito per questo 2018 è affrontare con grinta e voglia questo nuovo anno, un anno importante in cui dobbiamo essere pronti ad lottare per i nostri diritti e la nostra felicità ma allo stesso tempo dobbiamo riconoscere e superare le sfide che l’artificial intelligence e la robotica ci pongono. Dobbiamo lavorare per creare un’innovazione capace di pensare e aiutare l’ambiente, supportare l’inclusività e volta a creare una società migliore. Sono autoptico? No, solo realista, perchè se non affronteremo con questo spirito il 2018, mettendo al centro il talento, la meritocrazia, la determinazione e la passione non saremo in grado di aiutare le generazioni passate e quelle future a costruire un mondo davvero migliore. Abbiamo tutti gli strumenti, rimbocchiamoci le maniche e cominciamo!