Il 28 gennaio, in occasione del Data Privacy Day, l’UNCTAD (Conferenza delle Nazioni Unite per il Commercio e lo Sviluppo) ha pubblicato una mappa per mostrare, nazione per nazione, qual è lo stato attuale della legislazione volta a proteggere i nostri dati personali. La visualizzazione si basa sull’elaborazione dei numeri raccolti dal Global Cyberlaw Tracker che ha analizzato lo stato dell'arte nei 194 stati membri.
Come funziona la mappa
Lo studio, i cui dati sono disponibili online, si suddivide in quattro campi specifici: le regole sulle transazioni e-commerce; la protezione dei dati dei consumatori; la protezione dei dati personali e della privacy dei singoli individui; le misure messe in campo contro il cybercrime. Il risultato, come scrive Fast Company, è una divertente mappa cliccabile che indica se un determinato paese ha già promulgato leggi, se ha previsto delle misure che sono ancora in uno stato prematuro di bozza o se non ha ancora deciso di agire a riguardo. Vale la pena ricordare che, per le Nazioni Unite, la privacy resta in cima alla lista dei temi più preoccupanti in tema di economia digitale.
Cosa dicono i dati
Attualmente, il 58% dei paesi possiede una legislazione sulla protezione dei dati e sulla privacy. Il 10%, tra cui spiccano paesi importanti come il Brasile (anche se i datti fanno riferimento allo scorso aprile prima dell'elezione di Bolsonaro), il Pakistan, l’Iraq e la Thailandia, ha iniziato a occuparsi del problema perlomeno abbozzando una legge. Il 21% invece non ha ancora imposto nessuna regolamentazione o tutela a difesa dei propri connazionali. Sono paesi come il Venezuela, l’Egitto o la Libia. C’è poi un’altra percentuale, pari al 12%, di governi che non hanno fornito dati a riguardo. In generale 107 paesi, di cui 66 in via di sviluppo o con economie in crescita, hanno messo in piedi una legislazione per garantire questo tipo di protezione.
I numeri salgono invece se si parla di iniziative governative contro il cyber-crimine. In questo caso il 72% dei Paesi ha disposto delle misure contro questi reati e il 9% ha previsto di adottarne a breve. Chi resta fuori da questo panorama appartiene soprattutto all’area geografica dell'Africa con alcune eccezioni di rilievo come l’Afghanistan, la Mongolia e l’Honduras.
Cos’è l’UNCTAD
L'UNCTAD è un organismo intergovernativo permanente istituito dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1964. Si occupa, lavorando a stretto giro con i governi, di commercio, sviluppo, finanza, tecnologia, imprenditoria e sviluppo sostenibile La sua sede principale si trova a Ginevra ma ha delle succursali anche a New York e Addis Abeba. Fa parte del Segretariato delle Nazioni Unite ma gestisce un budget proprio perseguendo obiettivi specifici come quello di sostenere i paesi in via di sviluppo ad accedere ai benefici di un'economia globalizzata in modo più equo ed efficace.