La morte di Jole Santelli mi giunge inaspettata, anche se la sua malattia non era un mistero. Mi sembrava impossibile che non ce la potesse fare questa donna decisa, questa donna che andando controcorrente aveva preso delle decisioni difficili per difendere la propria terra dal Coronavirus. Tutti rimuoviamo quello che ci appare non solo doloroso ma anche impossibile, ed era capitato anche a me.
L'immagine più forte che ho di lei è la sua voce afona che l'aveva obbligata a festeggiare la vittoria a Presidente della Regione, sussurrando. Forse, penso, chi ti è vicino, chi vive veramente con te i tuoi problemi, per governare non ha bisogno di urlare, perché, quando si vive accanto, parlare è sufficiente.
Di certo Jole Santelli era una che stava sul territorio. In una recente intervista aveva detto che la politica non si può fare rimanendo chiusi in casa: "la politica si fa andando in sede. Io sono stata sempre lì, alla mia scrivania». Augurava a tutti di aprire un'attività imprenditoriale in Calabria e lei stessa si faceva curare nella sua regione. "Io sono in cura presso il reparto di oncologia di Paola. Sorpreso, vero? Da noi ci sono medici eccellenti".
Quando mi chiedo come possano i giovani non disaffezionarsi alla politica, non do la colpa all'età dei politici, ma al fatto che non siano sul territorio. Che non lo vivano. Perché i giovani si appassionino alla politica, perché credano che i politici possano cambiare in meglio la loro vita, hanno bisogno di incontrare politici che vivano la loro stessa vita locale.
Il giovane ha bisogno di sperimentare la presenza territoriale del partito perché è questa a trasmettere la sensazione che facendo politica le cose si possono cambiare. La coscienza civica nasce grazie all'impressione di poter avere un impatto. Questa convinzione mi deriva dall'essere prete: se la Chiesa da tempo immemorabile ha trovato come più consona a sé la struttura territoriale, ovvero l'organizzazione delle parrocchie e delle diocesi, un motivo ci sarà.
Il Partito Comunista l'aveva copiata e ancora oggi non pochi si chiedono come rimediare alla decisione di aver preso un'altra strada. Tutte le interviste di Jole Santelli trasudano presenza territoriale. Era questa la sua forza e questo ciò che le consentiva di comandare anche senza urlare. Jole mancherà a tutti, non solo a me.