Le accuse di Viganò al Papa e la Chiesa che piace al demonio
Le accuse di Viganò al Papa e la Chiesa che piace al demonio

Le accuse di Viganò al Papa e la Chiesa che piace al demonio

La scala a chiocciola dei musei vaticani 
Foto: Godong / Robert Harding Premium / robertharding  - La scala a chiocciola dei musei vaticani
 

Come promessa arriva puntuale la risposta di Papa Francesco alle accuse (con richiesta di dimissioni) che l'arcivescovo Carlo Maria Viganò (con i suoi accoliti) fecero detonare come una bomba ad orologeria il 26 agosto 2018, ultimo giorno dell'incontro sulla Famiglia, così che se ne parlasse nella consueta intervista del viaggio di ritorno. Allora Bergoglio rispose: “Ho letto, questa mattina, quel comunicato. L’ho letto e sinceramente devo dirvi questo, a Lei e a tutti coloro tra voi che sono interessati: leggete voi, attentamente, il comunicato e fate voi il vostro giudizio. Io non dirò una parola su questo. Credo che il comunicato parla da sé stesso, e voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni. È un atto di fiducia: quando sarà passato un po’ di tempo e voi avrete tratto le conclusioni, forse io parlerò. Ma vorrei che la vostra maturità professionale faccia questo lavoro: vi farà bene, davvero. Va bene così".

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È passato poco più di un mese e la risposta del vescovo di Roma arriva. Com'è giusto che sia (non ultimo il fatto che dà più forza alla difesa se la replica giunge non dal diretto accusato ma da terze persone) non è di suo pugno ma del Prefetto della Congregazione per i vescovi, ovvero il capo diretto di Viganò, cui si aggiunge un comunicato della Sala Stampa.

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 Il cardinale Marc Oullet
 Afp -  Il cardinale Marc Oullet
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