Nel 2022 l’utilizzo del carbone scenderà ai livelli più bassi di sempre
La quota di carbone nel mix di generazione elettrica scenderà al 36% nel 2022, il livello più basso di sempre. E’ quanto emerge dal rapporto annuale sul mercato del carbone dell'International Energy Agency. La domanda globale dovrebbe rimanere pressoché invariata tra il 2017 e il 2022 con il risultato che avremo un decennio di stagnazione per questa fonte fossile.
L’anno scorso il consumo globale di carbone è diminuito dell'1,9% a 5.357 milioni di tonnellate equivalenti (Mtce). Si tratta del secondo anno di calo, a causa dei prezzi del gas più bassi, del diffondersi delle energie rinnovabili e del miglioramento dell'efficienza energetica. Negli ultimi due anni la domanda è scesa del 4,2%, avvicinandosi al declino dei primi anni ‘90, che segnò il maggior calo registrato da quando l'Iea ha iniziato a compilare statistiche.
Entro il 2022, si prevede che la domanda mondiale di carbone raggiunga i 5.530 Mtce, in media rispetto all’ultimo quinquennio. L’Iea stima che la quota di carbone nel mix energetico globale scenderà al 26% nel 2022, dal 27% del 2016. Sebbene la produzione di energia a carbone aumenterà dell'1,2% all'anno fino al 2022, la quota del mix di generazione scenderà al di sotto del 36% entro il 2022.
"Un mix in evoluzione"
"Il sistema energetico si sta evolvendo rapidamente, con un mix energetico più diversificato e un costo delle tecnologie in calo", ha affermato Keisuke Sadamori, direttore dell'Iea per i mercati dell'energia e la sicurezza. "Ma mentre tutto il resto cambia, la domanda globale di carbone rimane la stessa". Questa nel 2016 è scesa in Cina, negli Stati Uniti e nell'Unione europea, ma è aumentata in India e in molte parti del Sud-Est asiatico e non mostra segni di rallentamento in queste aree del mondo. Nonostante la rapida crescita delle rinnovabili, la generazione elettrica da carbone in India dovrebbe aumentare di quasi il 4% all'anno fino al 2022.
Mentre l'India quindi sarà sempre più importante per il mercato globale del carbone, la Cina rimarrà il fattore chiave. Il potenziale di crescita della domanda di carbone in Cina è limitato, ma le riforme dal lato dell'offerta saranno fattori fondamentali per i prezzi nei prossimi anni.
Nel frattempo, l'Unione europea, che rappresenta oggi solo il 6% della domanda globale, è destinata ad avere un ruolo sempre più marginale. Per l'Iea è necessario quindi puntare urgentemente sulle tecnologie CCUS (Carbon Capture, Utilization and Storage), che hanno compiuto passi avanti importanti lo scorso anno, ma sono ancora molto indietro rispetto ad altre tecnologie. Questo è il motivo per cui l'Iea sta lavorando per dare un nuovo impulso a questa tecnologia essenziale.