Adottando su vasta scala l’energia solare, l’Italia ha fatto da avanguardia nello sviluppo dell’integrazione architettonica e paesaggistica delle due principali tecnologie dell’energia solare: il fotovoltaico e il fototermico (quest’ultimo più frequentemente chiamato ‘solare termico’). Grazie a tali sviluppi, oggi non esiste più alcun contrasto fra bellezza ed autonomia energetica: fra tutela del patrimonio storico-artistico e paesaggistico, e fonti rinnovabili di energia. Ed è divenuto possibile usare proficuamente l’ambiente costruito, conservandone il pregio, per raccogliere l’energia proveniente dal sole che ogni giorno lo investe.
Tuttavia, sono decine di migliaia le famiglie, le imprese e le pubbliche amministrazioni della più svariata natura che in Italia - e in particolare in Sicilia dove le Soprintendenze sono organi della Regione - non possono dotarsi di impianti solari per autogenerare gratuitamente dal sole parte del loro fabbisogno energetico sotto forma di elettricità, acqua calda o aria calda e deumidificata, a causa del vincolo preventivo che esiste sugli edifici.
È necessario quindi esplicitare in Linee guida regionali i requisiti per l’integrazione delle tecnologie del solare capaci di garantire un inserimento armonioso dei collettori fototermici e fotovoltaici nell’ambiente costruito in aree sottoposte a tutela, tenendo conto dei formidabili sviluppi di queste tecnologie i quali, però, restano sconosciuti ai più perché, come insegna Giuseppe De Rita, “in Italia economia e cultura in Italia si ignorano”.
Guardando il tetto policromo di Palazzo Arnone, a Cosenza, chi direbbe che le tegole in ardesia inserite ‘a lisca di pesce’ sulla facciata esposta a Sud sono in realtà tegole fotovoltaiche? E chi, guardando le vetrate semitrasparenti di uno splendido albergo della Costiera Amalfitana, crederebbe che si tratta di 342 vetrate in vetro fotovoltaico in grado di generare a pieno sole 11 kW di potenza, e 11.ooo kWh di energia ogni anno?
La regione più grande e più soleggiata in Italia - la Sicilia - è anche quella con la più alta percentuale di territorio (il 20%) sottoposto a tutela: con 5 parchi regionali, 70 riserve naturali, 6 aree marine protette e oltre 200 fra Siti di importanza comunitaria, Zone a protezione speciale e Zone speciali di conservazione. Con 111 siti culturali, poi, possiede il 26,4 per cento del patrimonio storico-artistico italiano.
È dunque la Regione che più di ogni altra in Italia potrà trarre benefici da una legge regionale sulla generazione distribuita all’avanguardia: concreta nelle soluzioni quanto audace nel realizzare l’obiettivo che dovrebbe essere quello di ogni Regione italiana nel 2018: portare a tutti e rapidamente i benefici economici, ambientali, sanitari e sociali dell’energia solare.