Condividere è più facile che mai. Emozioni, esperienze, citazioni. Ma soprattutto immagini. Un fiume di immagini. Che portano con sé una quantità di dati personali e impongono una riflessione sulle conseguenze, a volte dannose, di un semplice “click” sulla privacy di chi in quelle immagini è ritratto e di chi le pubblica.
Va innanzi tutto precisato che la pubblicazione sui social network fatta in Italia segue le regole della legge italiana (il principio è stato recentemente riaffermato dal Tribunale di Milano). Quindi si applicano sia la normativa relativa al trattamento dei dati personali (le immagini sono dati personali) che quella del diritto d’autore.
Nella pubblicazione delle immagini, non bisogna in generale affidare la tutela della propria privacy alle norme e all’aspettativa che qualcuno le applichi in maniera diligente. L’autotutela è dunque la prima regola da seguire.
Ecco la risposta alle domande che dovreste farvi prima di postare una foto
So esattamente chi vedrà l’immagine che pubblico?
La risposta è no. Le immagini pubblicate sui social sono spesso liberamente scaricabili da chiunque e dunque, una volta immesse nella rete, moltiplicabili infinite volte. Quand’anche la pubblicazione nelle intenzioni sia riservata esclusivamente agli amici, si deve comunque considerare che “un post su facebook non è mai per soli amici”.
Tra qualche anno sarò ancora rappresentato da quell’immagine?
Va considerato a questo proposito che, sebbene il principio venga riaffermato con forza nel nuovo Regolamento privacy che entrerà in vigore il 25 maggio 2018, in rete è molto difficile garantire il diritto all’oblio. E’ dunque possibile che un’immagine sia disponibile in rete anche a distanza di anni, anche se si è provveduto a cancellare il proprio account sui social network.
Ho il consenso dei soggetti ritratti?
Le immagini sono dati personali e in quanto tali sono soggetti alla normativa sul diritto d’autore e a quella sul trattamento dei dati personali. La pubblicazione di un’immagine è dunque consentita esclusivamente con il consenso di tutti i soggetti ritratti (a meno che non si tratti di personaggi famosi in luoghi pubblici). Ad esempio le condizioni d’uso di Facebook, che ogni utente più o meno inconsapevolmente accetta, all’art.5 n. 1 stabiliscono che “È vietato pubblicare o eseguire azioni su Facebook che non rispettano i diritti di terzi o le leggi vigenti”. Ogni eventuale abuso sarà dunque a carico dell’utente.
Cosa succede alle mie immagini dopo la cancellazione del profilo?
Dopo la cancellazione del profilo tutti i social conservano i dati del profilo stesso. La ragione, sempre esplicitata nelle condizioni d’uso, è che la conservazione potrebbe essere necessaria per continuare a fornire dei servizi all’utente. A prescindere dall’apparente controsenso (se cancello il profilo è perché non voglio più usufruire dei servizi offerti) il dato da prendere è che non basta cancellare il profilo per cancellare tutte le immagini caricate.
Ho informato mio figlio o mia figlia dei rischi connessi alla pubblicazione di immagini?
Premesso che le condizioni d’uso di Facebook vietano la creazione di profili ai minori di 13 anni (Art.4 n.5), la pubblicazione di immagini da parte di minori dovrebbe essere preceduta da una adeguata informativa da parte dei genitori, che rendano li rendano edotti sui pericoli della rete. Se non lasceresti tuo figlio in giro da solo di notte, perché lasciarlo solo mentre naviga in rete o peggio ancora usa i social? Se conosco per nome e cognome tutti i compagni di classe di mio figlio, posso dire di conoscere anche i suoi amici amici di Facebook o Instagram?